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Tuscania - Rubata la colonnina del parcheggio in piazza del Comune - Scrive Dario Mencagli
"I danneggiamenti alle cose pubbliche riguardano tutti noi"
Viterbo - 3 maggio 2009 - ore 17,55

Riceviamo e pubblichiamo - Ho saputo stamattina che, in piazza del Comune, la colonnina per il ticket del parcheggio era stata rubata.

Passando oggi in piazza ho visto di persona, sotto il cartello che segnalava la colonnina, le lastre della piazza sconnesse.

Ho pensato al significato di questa azione. Cosa vorrà dire? E' una bravata da ragazzi? E' un gesto di protesta estrema? E' una trovata da campagna elettorale? E' un gesto di intimidazione, stile mafia e camorra? Sarà come bruciare i cassonetti?

Intanto ieri e oggi (sabato e domenica) e finché non ci sarà una nuova colonnina, il Comune non riscuoterà un centesimo.

So che molti tuscanesi non condividono le nuove regole del traffico, ma accettare azioni di questo tipo come normali, da parte nostra, a quali conseguenze può portare?

Penso che gli esseri umani, durante i secoli, facendo avanti e indietro nel cammino della civiltà, sono passati dal farsi giustizia da sè, all'accettare che la giustizia venga fatta in modo il più possibile imparziale.

Quando l'uomo andava vestito di pelle di leopardo e con la clava in mano, aveva ragione chi menava più forte. Poi, coi villaggi, sono stati i consigli degli anziani a fare giustizia. Nelle città si sono costituiti i tribunali.

Con gli stati nazionali, abbiamo avuto i procuratori del Re e le guardie del cardinale che correvano dietro ai tre moschettieri che volevano continuare a fare duelli e a farsi giustizia da sé.

Da poco abbiamo un tribunale internazionale, ma, purtroppo, alcuni grandi stati ricchi di armi non lo riconoscono.

Penso che l'idea di fare giustizia da sé, l'intimidazione di stile mafioso, non debbano essere accettate dalla nostra città.

In genere, si pensa che le cose pubbliche, le cose del Comune, sono cose di nessuno. Un passo avanti notevole è quello di cominciare a pensare che i danneggiamenti fatti alla cose pubbliche, sono danni fatti a tutti noi.

Dario Mencagli

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