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“La separazione di Veronica Lario segnala la decadenza del costume politico”.
Nichi Vendola questa mattina nell'aprire la campagna elettorale di Sinistra e Libertà a Vetralla, non si è tirato indietro e ha affrontato la notizia del giorno: il divorzio tra la Lario e Berlusconi.
“Questi fatti – ha detto - hanno a che fare con il grado di civiltà di un paese. Per partecipare al seminario per diventare candidati del Pdl, bisognava rispondere a dei requisiti: essere donne, essere donne giovani. E bisognava essere donne giovani con determinate misure. Di caviglie, di vita, di seno. Bisognava corrispondere all'immagine della donna velina.
Come se questa fosse una precondizione per diventare classe dirigente. Siamo stati tutti silenziosi. Forse perché ci siamo assuefatti a livello di degrado del costume politico del nostro paese. Ma ha reagito la signora Veronica Lario che ha detto parole che scolpiscono un giudizio inappellabile: Ciarpame senza pudore. Sì, ciarpame senza pudore”.
E qui arriva l'applauso della platea.
“Questo significa che chi è disabile non può essere classe dirigente. Che chi è brutto non ha accesso ai ruoli della classe dirigente”.
Subito dopo Vendola non resiste a una battutaccia: “Poi ci spiegheranno il ruolo di Brunetta”.
E poi conclude: “Si è spostata una soglia di civiltà”.