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IL carcere di Mammagialla
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Riceviamo e pubblichiamo - “Con soli 12 voti” - spettacolo liberamente tratto da “12 uomini arrabbiati” di Reginald Rose - andrà in scena presso il Teatro della Casa Circondariale di Viterbo il 5 e 8 giugno 2009
Il laboratorio teatrale è una esperienza che si sta consolidando presso la Casa Circondariale di Viterbo: e interessante comprendere come si e evoluta nel tempo questa esperienza: quando il teatro entrò in carcere le prime volte, si proponeva come performance di natura culturale e artistica.
I detenuti apprezzarono subito il fascino e le prospettive che poteva generare e, nel tempo, hanno dato un valore aggiunto a questa proposta.
Già lo scorso anno, le associazioni esterne promotrici ne colsero le potenzialità e passammo dal teatro al laboratorio teatrale.
Nel concetto di laboratorio è prevalente il desiderio di sperimentazione e di ricerca: esplorammo nuovi orizzonti, proponendo il palcoscenico come luogo di rielaborazione delle cause della devianza.
Quest'anno i volontari del G.A.V.A.C. (gruppo assistenti volontari animatori carcerari), insieme con il Teatro degli Incerti, hanno voluto aggiungere un nuovo obiettivo, cercando una sorta di confronto con gli spettatori: con garbo e discrezione, senza coinvolgimenti diretti, intendiamo intrattenere il pubblico sul tema del pregiudizio.
II pregiudizio è uno dei più drammatici ostacoli che incontra la comunicazione, il pregiudizio impedisce di decodificare correttamente i fatti, il pregiudizio condiziona le relazioni e induce a percepire le persone per quello che sembrano piuttosto che per quello che realmente sono, il pregiudizio è subdolo perché si insinua ovunque: lo ha il ricco e lo ha il povero, chi è di sinistra e chi è di destra, chi è colto e chi colto non e, chi crede e chi non crede.
CON SOLI 12 VOTI e liberamente tratto da un testo di Reginalcl Rose degli anni '50 (12 uomini arrabbiati), interpretato da Henry Fonda in un film leggendario.
Narra la storia di una giuria composta da dodici uomini, incaricati di decidere sulla innocenza o sulla colpevolezza di un giovane ragazzo accusato di aver ucciso il padre.
Colpevole o innocente? Quale è la verità?
Il pregiudizio è come le sbarre di un carcere, impedisce di trovare la verità.
Ma la verità è urgente, la verità e necessaria.
Lavorare per la verità significa lavorare per una società più sicura e per costruire una società più sicura è preferibile costruire uomini nuovi piuttosto che nuovi penitenziari.
In Scena
Augusto Di Noia Renato Barbieri Catello Gioiti
Gennaro Oliva Vincenzo Romano
Giovanni Cesarano Rosolino Ricontati
Giacomo Silvano Alfio Cardillo Carmine Esposito
Damiano Rizzo Sergio Abbrescia
Marcello Sanfilippo L'imputato
Antonino Cavallo Vicino di casa
Ciro Formicola Il padre
Laboratorio teatrale patrocinato dal Gavac Onlus - Gruppo assistenti volontari animatori carcerari - Via di Santa Rita, 1 - 01100, Viterbo, tel. 0761/223288
Progetto dì Claudio Mariani - Coordinamento di Cristiana Cardinali
Regia e direzione artistica di Mariella Sto
Teatro degli Incerti
Gavac