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Papa Benedetto XVI |
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"L'iniziativa è partita da un'intuizione dell'abate di Montecassino, padre Vittorelli e noi l'abbiamo subito accolta, perché ci sembrava che una struttura come quella del vecchio ospedale civico, nella logica dei tempi della pubblica amministrazione potesse andare perduta e non dare risposte immediate per il territorio". Lo ha detto il presidente Piero Marrazzo accompagnando il Papa, questa mattina a Cassino, all'inaugurazione del nuovo Centro Caritas "La Casa Della Carità", nella sede del vecchio ospedale civico, messo a disposizione dalla Regione Lazio.
"Quando ho deciso di realizzare l'idea di Don Pietro - ha aggiunto il governatore - mai avrei immaginato che sarebbe venuto il Santo Padre ad inaugurarla. Questo centro per noi rappresenta una frontiera per le nuove povertà, dove l'accoglienza si esercita con la carità, la solidarietà e lo spirito di sussidiarietà".
Durante il breve dialogo nel quale il Presidente Marrazzo ha illustrato al Papa le caratteristiche e le finalità della struttura, Benedetto XVI ha manifestato interesse per il "Tavolo delle solidarietà", ovvero il coordinamento di tutte le associazioni di volontariato della città per la gestione del centro.
La Casa della carità manterrà il nome del vecchio ospedale, "Gemma de Bosis", dal nome della nobildonna Gemma de Posis (nel tempo la "P" è diventata "B") che nel 1357 aveva donato questo terreno proprio affinché venisse eretto un hospitalario per l'accoglienza e la cura di pellegrini e poveri.
La Casa della Carità nasce con l'intenzione di diventare il primo fronte che accoglie e gestisce l'emergenza. La struttura è fornita di lavanderia, docce, guardaroba, centro di ascolto, ambulatorio, dormitorio per uomini, donne e piccoli nuclei familiari (per un totale di circa 20 venti posti letto), mensa.
La pronta accoglienza entra in rete con le altre associazioni che si prendono cura delle esigenze specifiche.
La struttura ha un'ampiezza di 495 metri quadrati ed è posta su due livelli: a pianterreno ci sono i servizi di accoglienza, con il centro d'ascolto, l'ambulatorio per visite mediche sia generiche sia specialistiche.
La lavanderia e le docce, la cucina e la mensa; al piano superiore ci sono i dormitori e due stanze per le famiglie.
I lavori di ristrutturazione sono costati circa 400mila euro.