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Roma - Legge sviluppo - Santochirico vuole un ripensamento del governo sul nucleare
"Le Regioni devono poter scegliere da sole"
Viterbo - 19 maggio 2009 - ore 17,30

- “Sul disegno di legge Sviluppo é auspicabile un ripensamento del governo, affinché le regioni non siano espropriate di potere di intervento e decisione su attività delicate come quelle che riguardano il nucleare e le attività estrattive".

Lo ha detto l'assessore regionale all'ambiente della Basilicata, Vincenzo Santochirico, al termine della commissione nazionale Ambiente e Protezione civile, riunitasi nel pomeriggio a Roma per una valutazione del disegno di legge 1195 approvato al senato e passerà ora all'approvazione definitiva della Camera.

Gli assessori all'ambiente delle regioni sostengono che le norme contenute nel disegno di legge incidono profondamente, irragionevolmente e illegittimamente sulle competenze delle regioni.

In un documento congiunto, che giovedì prossimo sarà discusso anche dalla conferenza dei presidenti, si afferma che il disegno di legge accentra nelle amministrazioni o in enti statali competenze e procedure che hanno come minimo denominatore comune la marginalizzazione del ruolo delle regioni.

Ciò appare evidente nell'articolo 14 del decreto di legge 1195 relativo alla delega del governo in materia nucleare.

“Non è condivisibile – conclude Santochirico - e va riesaminato e riformulato, perché affida a procedimenti unici di competenza statale la valutazione di compatibilità ambientale e l'autorizzazione unica all'esercizio degli impianti di produzione di energia nucleare nonché dei siti di stoccaggio dei rifiuti radioattivi".

Le regioni hanno ribadito la volontà di subordinare ogni valutazione e decisione relative all'allocazione di impianti ed opere correlate al nucleare al preventivo assenso della regione interessata, che non può essere surrogato dal parere della conferenza unificata, visto che ha diversa funzione.

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