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Domenica di fiamme al palaVolley di Viterbo.
Una partita difficile da raccontare.
Partita sentita, forse troppo dalla giovane formazione viterbese.
Primo e secondo set con poco da raccontare.
Due set da dimenticare e lasciati sul filo di lana.
Poi lo scossone emotivo, un senso di non accettazione.
Buono il lavoro in campo, tutti i reparti hanno cominciato a fare il proprio lavoro.
Arbitraggio al limite, discutibile a tratti.
Un due pari che rimette nel mirino un Priverno che non sa più che pesci pigliare se non buttarla in gazzarra, provocando e purtroppo ottenendo reazioni che hanno lasciato spazio e qualche barlume di possibilità a chi sa avvantaggiarsi di simili sgradevoli situazioni.
Giovani i ragazzi di casa, gente abituata ad altro, atleti che sanno perdere ma che non tollerano l’arroganza, la rissa emotiva e non ci stanno a subire, nonostante a certi comportamenti non bisogna mai offrire il fianco.
Gazzarra che con la pallavolo poco hanno a che vedere.
Tie break che ha visto quasi lo scontro fisico, con il Tuscia Volley a sfiorare la vittoria.
Due vantaggi buttati al vento, poi la beffa e così sia.
Ora il ritorno, il viaggio della speranza, ma non per la partita difficile, quanto per il campo difficile.
Ci sono partite che vanno interpretare e giocate con fisicità, aggressività, senza orecchie e senza distogliere l’attenzione da ciò che va fatto.
Solo questo ribalterà il risultato a Priverno.