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“Le imprese dell’artigianato artistico si sono sempre distinte per l’unicità delle produzioni, espressione autentica dell’identità del territorio. Nel cuore di una crisi forse senza precedenti, il loro patrimonio di competenze professionali e la loro capacità di innovazione, nel solco di prestigiose tradizioni, si evidenziano come una grande risorsa per l’economia di una provincia che, per il futuro, ha scelto di investire sulla qualità”.
Secondo Daniela Lai, presidente di Cna Artistico e Tradizionale, uno dei meriti della terza edizione della mostra concorso di artigianato artistico “Forme e colori della terra di Tuscia”, organizzata con la Cooperativa Girolamo Fabrizio a Viterbo, nella sede del Museo della Ceramica, è stato quello di offrire l’immagine di un settore proiettato, sempre di più, a mettere a frutto la propria sapienza produttiva e creativa e il proprio lavoro di ricerca, per guadagnare spazi di mercato proprio grazie all’alta qualità dei prodotti.
L’evento, che, inaugurato lo scorso 24 aprile, si è chiuso ieri, è stato l’occasione, infatti, per avvicinare un folto pubblico (numerosi gli stranieri) alla conoscenza del valore dei mestieri d’arte che si tramandano nella Tuscia, attraverso le opere presentate dai 29 artigiani partecipanti al concorso.
“La qualità non solo ci salverà, ma ci farà uscire più forti dalla crisi. E questa iniziativa conferma che abbiamo tutte le carte in regola, nonostante nel 2008 il saldo nei settori artistici sia stato negativo, con cinque nuove iscrizioni contro quindici cessazioni”, è il concetto ribadito da Adalberto Meschini, segretario della Cna Associazione Provinciale di Viterbo, anche nell’incontro con l’assessore alla Piccola e Media Impresa, al Commercio e all’Artigianato della Regione Lazio, Francesco De Angelis, il quale ha visitato la mostra sabato pomeriggio, accolto, tra gli altri, dal presidente della Commissione Regionale per l’Artigianato, Luigi Cola, dal presidente di Artigiancoop, Angelo Pieri, e dall’imprenditore Ezio Rocchetti, della presidenza della Cna.
De Angelis, osservando che dalle opere esposte “traspaiono evidenti quel legame con la terra e quel senso si appartenenza che alla fine fanno la differenza su tutto e su tutti”, ha concordato sul fatto che “la qualità e una adeguata formazione sono alla base del progetto di sviluppo del territorio regionale. E nell’artigianato artistico -ha detto- il futuro può trovare linfa dal proprio passato, per competere con le difficoltà di una crisi economica che rischia di spegnere la fiducia”.
L’assessore ha quindi annunciato l’imminente avvio del piano per la promozione dell’artigianato artistico del Lazio (grazie allo stanziamento di un milione di euro) e delle attività di formazione dei giovani, finanziate con le risorse del Por Fesr 2007-2013, nelle professioni artigiane da tutelare e conservare, per mercati selezionati ma con interessanti potenzialità di espansione.
De Angelis ha altresì espresso soddisfazione per il lavoro che sta compiendo la Commissione Regionale per l’Artigianato per giungere all’istituzione, a breve, del contrassegno di origine e qualità delle lavorazioni dei settori artistici tutelati, come previsto dal Testo Unico per l’artigianato approvato nel 2007 dal consiglio regionale.
Bilancio più che positivo, dunque, per “Forme e colori della terra di Tuscia”, che, lo ricordiamo, ha proposto anche i lavori di 42 studenti dell’Istituto d’Arte Ulderico Midossi di Civita Castellana, del Liceo Artistico Tuscia e dell’Accademia di Belle Arti Lorenzo da Viterbo.
Cna Artistico e Tradizionale pensa adesso all’edizione 2010. Il neopresidente della Fondazione Carivit, Francesco Maria Cordelli, in un incontro con Meschini, ha già confermato la disponibilità a ospitare di nuovo l’evento.