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Viterbo - Il rettore Mancini commenta la classifica stilata dalla Gelmini che vede l'università della Tuscia al decimo posto in Italia
"Orgogliosi di appartenere al nostro ateneo"
di Paola Pierdomenico
Viterbo - 26 luglio 2009 - ore 2,20

Il rettore Marco Mancini
- L'università della Tuscia decima nella classifica dei migliori atenei d'Italia.

Una notizia che arriva dopo l'approvazione del pacchetto Università del consiglio dei ministri. Tra i provvedimenti contenuti nel ddl l'assegnazione di fondi agli atenei più meritevoli per qualità della ricerca e della didattica.

Il ministero di Mariastella Gelmini ha stilato una classifica delle università migliori. Si è puntato sulla qualità. Il risultato è che 27 università riceveranno più contributi, altre 27, meno meritevoli, subiranno dei tagli.

In questa lista ha trovato uno spazio anche l'ateneo viterbese. E non un posto da outsider, cioè ai margini della classifica. Unitus è decima. A precederla grandi nomi della tradizione universitaria: i politecnici di Milano e Torino.

Un risultato che soddisfa tutti e soprattutto il rettore Marco Mancini, che guiderà l'ateneo viterbese fino al 2011.

Come ha preso la notizia dell'arrivo dei fondi?
“Bene, sono molto felice. Questo è il riconoscimento di un lavoro durissimo. Un lavoro che nasce dalle collaborazioni didattiche, di ricerca e professionali. E' un risultato straordinario, soprattutto perché viene in un momento critico, di tagli. Questo è un segnale di speranza per il nostro ateneo, per i prossimi mesi”.

Quali saranno le cifre precise dei fondi che verranno dati in più all'università?
“Su questo c'è un giallo. Mi spiego. Il ministero ha fatto questa classifica senza però offrire un dato concreto delle percentuali. Un annuncio parziale che crea problemi, perché tutti vogliono punti di riferimento precisi. L'università della Tuscia ha avuto un incremento del 2% delle risorse rispetto all'anno scorso, che corrisponde approssimativamente a 600/700 mila euro”.

Come pensa di investire questi soldi?
“Non nascondo le mie preoccupazioni per il 2010. Per questo adotteremo una strategia economica che ci permetta di affrontare i tagli previsti per l'anno prossimo. Bisogna continuare sulla linea del rigore e della meritocrazia, per poter avanzare nella classifica".

Un riconoscimento che arriva a meno di un mese da quello del Sole 24 ore, che collocava Unitus al quarto posto, in quanto a fondi destinati alla ricerca.
"Quella pubblicata dal Sole 24 ore era una classifica disaggregata, cioè per ogni parametro si dava una posizione specifica. Il valore aggiunto di quella di oggi sta nel fatto che è frutto di un analisi congiunta di più fattori, relativi alla qualità della didattica e della ricerca.

Vorrei fare una precisazione, specie per quanto riguarda la ricerca. Il risultato di tanta eccellenza dipende dalle capacità dei diversi dipartimenti coinvolti. E non mi riferisco solo a quelli scientifici, ma anche a quelli umanistici. Sarebbe limitante basarsi su un unico dipartimento.

Questo risultato è venuto anche dalla capacità dei miei colleghi e dalla politica di incentivazione alla ricerca, promossa negli ultimi due anni e favorita dalla buona distribuzione dei fondi.

Un'accelerazione meritocratica che però impone scelte dolorose, che hanno comunque portato a dei risultati, di cui oggi, tutti, siamo orgogliosi”.

Come giudica i tagli ai corsi inutili?
“Queste sono norme nascono in ambito ministeriale, sta poi al buon senso dell'università individuare il miglior modo per attuarle. Noi abbiamo effettuato un 30% di tagli ai corsi. Lo dico brutalmente, quello del taglio è uno dei parametri dell'incentivazione, che ha portato al miglioramento della didattica”.

Un commento finale?
“Voglio solo dire che questo è il momento più bello del mio rettorato. Il risultato ottenuto ha inorgoglito non solo me, ma l'intera città di Viterbo. Ho ricevuto gratificazioni dal sindaco Marini e dal prefetto Giacchetti. E non solo. La cosa più bella è stato sentire dire ai miei colleghi di essere orgogliosi di appartenere a questa università”.

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