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Renzo Trappolini
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- Per la restituzione alla comunità viterbese dell’affresco del Balletta in Santa Maria Nuova avvenuta nei giorni scorsi - l’assessore provinciale alla Cultura, Renzo Trappolini, ringrazia la parrocchia e la Diocesi, don Angelo Gargiuli e il vescovo Monsignor Chiarinelli, per aver promosso il recupero dell’importante opera, e i privati che, con Franco Caldarelli, hanno contribuito in maniera determinante alla realizzazione.
Secondo Trappolini, “la partecipazione privata è sicuramente essenziale e da segnalare con gratitudine è l’attività della Chiesa, della Fondazione Carivit, delle istituzioni bancarie e di categoria, oltre all’impegno di tanti benemeriti cittadini operanti in associazioni e comitati per i centri storici, per i siti archeologici, per i recuperi artistici ed architettonici.
Certo, “queste iniziative continua - scontano difficoltà non semplici, quando incrociano la pubblica amministrazione, con la sua complicata burocrazia e la nota carenza di finanza dedicata. Ma la soluzione pare potersi trovarsi nella ricerca di una consultazione permanente tra gli operatori pubblici e privati per l’ottimizzazione delle risorse e la efficiente pianificazione degli interventi”.
Il recupero artistico di Santa Maria Nuova si aggiunge ora a numerosi altri e “si inserisce nel percorso di valorizzazione dell’identità culturale della nostra terra, la quale trova la rappresentazione più importante nei centri storici.
Quelli che - sottolinea Trappolini - hanno anche costituito l’humus da cui è nato il made in Italy della produzione e della eccellenza della confezione comunicativa di offerta, tipica del commercio italiano. Non è difficile, perciò, ipotizzare che molti dei milioni di passeggeri dello scalo aereo nazionale di Viterbo chiederanno anzitutto di poter visitare il centro storico della Città dei Papi, il quale è già - e sarà sempre di più - anche meta preferita dei croceristi di Civitavecchia”.
Se si vuole dunque valorizzare e presentare bene ai flussi turistici la nostra identità culturale, occorrerà, secondo Trappolini, “far sinergia tra Provincia, privati, istituzioni universitarie e Comuni, per primo quello di Viterbo.
Un impegno sul quale mi pare che le forze politiche tutte stiano convenendo, anche se sarà necessario uno sforzo di selezione e tempificazione degli impegni, a partire da quelli ufficialmente indicati a Viterbo dal Comitato del Centro Storico Medioevale, in termini di decoro e arredo urbano, sicurezza, traffico, piano di recupero di edifici e siti di valore, incentivazione e assistenza nel ricorso alle agevolazioni finanziarie per artigiani e commercianti residenti, calendario e qualità degli eventi pubblici “.