 |
La Madonna colpita da colpi d'arma da fuoco
Copyright Tusciaweb |
Riceviamo e pubblichiamo
- Come ragazzo e come querciaiolo esprimo la più profonda tristezza in merito al vergognoso fatto di cronaca accaduto a la Quercia, con un colpo d’arma da fuoco contro la statua della Madonna collocata all’ingresso del campo sportivo.
Colpisce in particolare vedere fatti del genere accadere in un luogo che da anni è un ritrovo, un punto di riferimento e anche di identità per la intera comunità querciaiola e per i tanti ragazzi come me che in quel campo ci sono cresciuti.
La sacra immagine si è salvata soltanto grazie ai vetri blindati che la proteggevano, vetri blindati che mai avremmo pensato sarebbero stati necessari.
Per quanto possa rappresentare un fatto marginale nelle pagine di cronaca della nostra città, è sintomo di una mancanza di cultura del rispetto che arriva al punto di dissacrare immagini religiose, andando ad offendere non soltanto chi ha sensibilità religiosa, ma un’intera comunità sorta nei secoli scorsi proprio intorno alla Basilica della Madonna della Quercia.
Con la certezza che le forze dell’ordine faranno quanto prima chiarezza su un episodio deplorevole che rappresenta una pagina triste nei giorni immediatamente precedenti la Pasqua, esprimo la più sincera solidarietà al parroco don Angelo Massi.
Francesco Ciprini