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Giulio Marini durante la conferenza stampa di presentazione delle liste |
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Finalmente i viterbesi sanno chi ringraziare per gli auguri di una buona Pasqua senza sorprese. E’ Giulio Marini il “sindaco della gente”, che da qualche giorno campeggia su manifesti affissi per tutta Viterbo.
Il mistero è stato svelato oggi pomeriggio alla conferenza stampa del candidato primo cittadino Pdl.
In un ristorante del centro storico, in una sala troppo piccola per contenere buona parte delle 120 persone in lista. Così molti sono rimasti fuori. Compreso Giancarlo Gabbianelli.
Tanto che più di uno si è chiesto il perché della sua assenza. Fino a quando, a conferenza terminata, un altro mistero, quello del Gabbianelli assente, è stato svelato. C’era ma tra la folla.
Marini ha aperto con un colpo di teatro, strappando un applauso all’annuncio che il 26 marzo arriverà a Viterbo Silvio Berlusconi.
Meno successo ha riscosso l’elenco di tutti i partiti più piccoli che lo sostengono. Ma era un annuncio di servizio. La sua sarà una campagna elettorale parsimoniosa. “Tutto quello che risparmierò annuncia sarà devoluto in beneficenza ad associazioni locali come Viterbo con Amore ed Eta Beta”.
Poi subito un velato attacco al suo principale concorrente, Sposetti. “Qui non abbiamo gente calata dall’alto”.
Laura Allegrini lo guarda e approva e gli chiede un favore: “Devi essere te stesso osserva dopo tanti anni di buon governo del centro destra, ti chiediamo non una continuità e nemmeno la discontinuità, ma di essere il Marini che conosce Viterbo, con l’esperienza prima di vice sindaco poi di presidente della Provincia”.
E poi. “Non è un burocrate.” Altra sottile allusione? “Non è stato voluto dai partiti continua la Allegrini ma dalla gente”. Altro lieve riferimento a Sposetti? “Marini è un candidato vincente sostiene Gabriela Grassini tutti conoscono la sua dedizione e sincerità”.
Un mega spot per il candidato. Ma oggi come potrebbe essere altrimenti?
Non rompe la gioiosa atmosfera nemmeno la domanda sulla possibilità che non possa farcela al primo turno e che si vada al ballottaggio. “Ma allora spiega Marini mi volete far spendere soldi. Io voglio risparmiare per devolvere una cifra più alta”. Ipotesi secondo turno non contemplata.
C’è invece l’aeroporto. Una priorità per Marini, tanto che da subito la lista civica del comitato ha deciso di sostenerlo e al tavolo c’è anche Giovanni Bartoletti che ricorda come il candidato sindaco sia stato un convinto sostenitore dello scalo nella Tuscia fin dalla prima ora.
Probabilmente ci sarà anche un assessorato all’aeroporto e chissà che a capo non possa esserci proprio Bartoletti.
C’è anche Dal Piaz, capolista dell’altra civica, felice d’essere rientrato a Viterbo.
Mentre tra gli altri punti del programma c’è il completamento del programma intrapreso dall’amministrazione uscente per il centro storico, partendo dalla dotazione d’infrastrutture. Le idee ci sono, ma oggi si fa festa.
Così Giovanni Arena improvvisa un hip hip urrà per Marini e tutti a casa. O meglio. In giro per Viterbo. Il 13 aprile non è così lontano.