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David Paternollo, l'imprenditore assassinato al Pilastro
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Michele Pellecchia, il rapinatore che ha ucciso Paternollo
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- Altri tre proiettili di pistola, uno esploso e due integri, sono stati trovati dalla polizia scientifica nella sede della Tecom.
Il rapinatore Michele Pellecchia, 45 anni, usciere del Comune, avrebbe quindi esploso cinque colpi con la sua 7,65 e non quattro, come sembrava in un primo tempo.
Secondo gli inquirenti, durante la sparatoria, la pistola calibro 7,65, inoltre, si sarebbe inceppata almeno una volta.
E Pellecchia, per farla funzionare, avrebbe "scarrellato" il caricatore, facendo cadere a terra i due bossoli inesplosi. Un movimento che richiede l’uso di entrambe le mani. Un movimento che non poteva essere fatto durante una colluttazione.
Nuovi dettagli emergono anche sul contenuto della cassaforte della Tecom.
Oltre ai circa 400 euro, c'erano alcuni effetti bancari (cambiali e assegni) per un valore complessivo di poco meno di 50mila euro.
La cassaforte è stata aperta dagli agenti della squadra mobile, diretta da Fabio Zampaglione, su disposizione del pm Paola Conti.
Il materiale è stato fotografato, catalogato e sequestrato.
Sono stati trovati: due cambiali da mille e 500 euro, due da duemila; un assegno circolare non trasferibile da 40mila euro, a nome della società Favive, di proprietà dei Paternollo, relativo ad una compravendita immobiliare, due marche da bollo.
Pellecchia oggi dovrebbe essere di nuovo interrogato dal pm Paola Conti.
Questa mattina, sarà eseguita poi l'autopsia sul corpo di Paternollo. Nel pomeriggio il magistrato dovrebbe autorizzare la restituzione della salma alla famiglia. I funerali dovrebbero svolgersi martedì pomeriggio.