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Michele Pellecchia, l'omicida
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Pellecchia scortato dagli uomini della polizia
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L'arma del delitto
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Il taglierino usato nella colluttazione
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Il sangue sulla vetrina della sede della Tecom
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La sede della Tecom dove è avvenuto il deltto
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Gli uomini della volante che sono intervenuti non appena hanno sentito gli spari
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-"L'uccisione dell'imprenditore a Viterbo è un episodio che s'inserisce in una vera e propria serialità della malagiustizia che sta diventando disperante.
Alla famiglia dell'imprenditore e alla città di Viterbo colpita da questo lutto assurdo giunga la mia solidarietà più sincera". È quanto dichiara il deputato di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, responsabile del Dipartimento Sicurezza della Federazione Romana.
"In questo Paese bislacco dove una Regione non ricca, che potrebbe trarre oro dai rifiuti, promuove sommosse popolari per sbolognarli altrove, e dove pluripregiudicati continuano, nel caso dell'indulto con la complicità dello Stato, ad ammazzare la gente per bene, è legittimo domandarsi - ha concluso Rampelli - cosa altro debba accadere per riformare il codice penale, abolire la legge Gozzini, ultimare urgentemente le carceri iniziate e abbandonate per far scontare le pene ai delinquenti".