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Viterbo - Biomasse - E accusa la giunta Mazzoli di fare ostruzionismo
Battistoni torna a difendere la società Bioenergia e ambiente
Viterbo - 3 dicembre 2008 - ore 0,20

Riceviamo e pubblichiamo - Ennesimo atto arrogante contro la società Bionergia e Ambiente.

Cambia il suonatore ma la musica è sempre la stessa. Dopo tre pronunciamenti della giustizia amministrativa a favore della società Tuscanese per la costruzione della centrale a biomasse cosa vi sareste aspettati?

Che si prendesse atto che la procedura seguita e il progetto presentato dalla società fossero coerenti con quanto previsto dalla normativa e dunque si procedesse al rilascio dell’autorizzazione con le prescrizioni ambientali già evidenziate in sede di conferenza di servizi.

Invece la sesta dirigente dell’ambiente succedutasi nell’era Piazzai-Mazzoli, l’ingegner Flaminia Tosini ha deciso di sospendere nuovamente l’iter autorizzavo eludendo il giudicato del consiglio di stato.

Con una ulteriore determina gestionale del 17 novembre ha deciso di prendere atto della decisione del Tar che ha sospeso gli atti di chi l’aveva preceduta, ottemperando al contrario, chiedendo nuovi pareri alle amministrazioni preposte alla tutela ambientale.

Ma scusate non era stato il consiglio di stato che aveva imposto alla Provincia di chiudere il procedimento entro il 20 agosto?

E allo stesso modo la determinazione 744 che aveva annullato tutta la procedura per la grave irregolarità di non aver invitato dette amministrazioni alla conferenza di servizi, non era stata sonoramente bocciata dal Tar in prima lettura?

Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.

Ora è stato escogitato un nuovo cavillo: la presenza sul terreno dove dovrà sorgere la centrale di due scoline di acqua, non più esistenti da molto tempo, previste nel PTPR, non valutando che gli stessi sono stati declassificati dalla DGR 452/2005, e che lo stesso PTPR ha classificato tale territorio come “paesaggio agrario di valore”, non considerando che la nuova previsione varrà solo dopo l’approvazione del nuovo PRG.

La cosa più strana è che dette obiezioni sarebbero dovute essere presentate dal Comune di Tuscania, competente per le questioni urbanistiche. Ebbene il Comune che ha sempre eccepito valutazione politiche contrarie, così come il tecnico comunale che invece si era espresso favorevolmente al progetto, non hanno mai riscontrato controindicazioni di tipo paesaggistico.

Inoltre la norma sulle energie rinnovabili parla chiaro: tutte le autorizzazioni, nulla osta e pareri debbono essere acquisiti in sede di conferenza di servizi.

Al di fuori di questo procedimento unico non hanno rilevanza. Inoltre qualora invitate, come la direzione regionale urbanistica della Regione Lazio, il loro parere si intende positivo se non espresso in detta sede.

A questo punto sembrerebbe ovvio che forse dietro tale atteggiamento ostruzionistico ed inconcludente c’è la volontà politica della giunta di non scontentare qualche alleato e che malgrado le aperture in astratto all’Udc, la volontà è sempre la stessa: come per i rifiuti perseguire una ideologia che contrasta con lo sviluppo del territorio ed è sprezzante delle regole che sovrintendono la civile convivenza.

Francesco Battistoni
consigliere provinciale F.I. verso il Popolo della Libertà

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