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Giulio Marini in trionfo
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- Maretta nella maggioranza in Comune.
Dentro il Pdl più di un consigliere è irrequieto.
Così il sindaco Marini l'altro giorno è andatao su tutte le furie. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, l'interrogazione presentata da Massimo Fattorini, in cui attacca pesantemente l'istituzione dell'assistente civico voluta dal sindaco stesso e dall'assessore Galati.
Tanto che Marini lunedì non ha preso parte alla seduta di consiglio. E sembrerebbe che in un veritice di maggioranza i suoi siano riusciti a far saltare i nervi a un politico come lui, ormai navigato e dalla proverbiale calma.
C'è chi asserisce anche d'averlo sentito minacciare le dimissioni prima di Natale.
Così oggi due consiglieri di maggioranza, Obino e Peruzzi, in una lettera gli fanno la ola e lo invitano ad andare avanti.
Incoraggiamento allo stato puro nei confronti di Marini, senza riferimenti diretti alle difficoltà nella maggioranza o a chi li potrebbe avere generati.
Una lettera buonista. Del resto il Natale si avvcina.
Questa lettera è per Giulio Marini il sindaco di Viterbo.
Ed è proprio al sindaco di Viterbo a cui vogliamo parlare, al sindaco a cui abbiamo dato fiducia e che ci ha soddisfatto pienamente in questa seppur breve per ora esperienza amministrativa.
Continua così, continua nella strada che insieme a noi hai intrapreso.
Perché criticare caro Giulio è facile anzi facilissimo, e spesso dà visibilità a chi altrimenti ne avrebbe veramente poca o per nulla, come diceva il sommo poeta...non ti curar di loro ma guarda e passa...
Molto più difficile è ammnistrare ed ancor più tentare di amministrare bene.
Spesso le cose giuste da fare sono le più difficili, spesso si tratta di scelte obbligate e sono proprio quelle che ti rendono il cattivo di turno.
Eppure se c'è una motivazione più alta che ci spinge e ci guida, la strada anche se impervia sarà percorribile inseme a noi, insieme a chi ha creduto in te anche prima che diventassi sindaco ed insieme a chi anche se ti conosce da poco crede in te ed in quello che stai facendo, sinceramente buon Natale.
Antonio Obino e Giuseppe Talucci Peruzzi