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Viterbo - Provincia - Lunedì il quadro della situazione, poi il via ai lavori
Maltempo, 10 milioni di euro per fronteggiare l'emergenza
Viterbo - 17 dicembre 2008 - ore 17,15

- Maltempo, in arrivo circa 10 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza. Due dalla Provincia, altrettanti dall’Astral, 5,5 richiesti alla Regione Lazio. Che ieri ha aperto un tavolo operativo permanente con tutte le Province.

“Siamo di fronte a una situazione molto grave – dice il presidente della Provincia, Alessandro Mazzoli - ma ci siamo subito mossi deliberando la richiesta di stato di calamità. Ieri c’è stato un incontro alla Protezione civile regionale, alla presenza del direttore Maurizio Pucci e del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. Si è insediato un tavolo operativo permanente per una ricognizione dei danni. Alla fine dell’ondata di maltempo, ovvero all’inizio della prossima settimana, avremo un quadro più completo.

Servono interventi urgenti e ingenti, anche per l’agricoltura e le aree produttive. Abbiamo segnalato quindi ad esempio la situazione del Poggino, pur non essendo di nostra competenza. Per l’immediato, abbiamo chiesto 5,5 milioni di euro, altri 2 li mettiamo noi, ulteriori due arrivano dall’Astral per le strade regionali. Ieri abbiamo inoltre inviato una lettera a tutti i sindaci per ricevere informazioni sui danni allo scopo di farci portavoce nei confronti dei livelli superiori di governo, facendo allo stesso tempo la nostra parte”.

Quindi l’assessore Rizzello è entrato nel merito. “Finito il maltempo, il primo giorno utile ci metteremo subito in moto per ripristinare la viabilità. In questi giorni si sono verificate 20 frane e 100 smottamenti sulle strade. Vorrei far notare che siamo ai primi posti in Italia per chilometri di competenza: circa 1.300, più di quelli della Provincia di Milano, per capire. A questi si aggiungono ulteriori 300 di regionali (Cassia, Castrense e Flaminia) per i quali dobbiamo occuparci della manutenzione ordinaria. Il disagio è sotto gli occhi di tutti, i danni li hanno subiti anche gli utenti: le proteste sono legittime e vanno capite. Ma allo stesso tempo dobbiamo fornire anche le risposte e gli elementi per valutare tutto oggettivamente”.

Ecco cosa si è fatto e cosa si intende fare. “Interverremo subito su Tuscanese, Tarquiniese e Dogana. La Cassia è in condizioni tali da richiedere interventi strutturali, va però sottolineato che la manutenzione straordinaria è compito della Regione Lazio. Come va sottolineato che in un’ottica generale la nostra programmazione era già partita da tempo (si vedano gli allegati), con numerosi interventi effettuati, altri in via di realizzazione, altri ancora preventivati. I 300.000 euro sulla Tuscanese ad esempio dovevano essere spesi proprio in questi giorni, poi ci sono 100.000 per la Tarquiniese e 500.000 sulla Nepesina, sulla quale eravamo già intervenuti. In particolare, per la Valle del Mignone abbiamo investito 350.000 euro e il cantiere avrebbe dovuto essere aperto proprio il primo giorno che ha iniziato a piovere”.

Da due anni è inoltre attivo l’osservatorio sulla sicurezza stradale. “Questo mezzo – continua Rizzello – ci consente valutazioni dettate non da opinioni ma da parametri come i flussi di traffico su ogni singola strada, sulle sue condizioni, sul numero di anni di mancati lavori. Porto alcuni esempi: sulla Nepesina prima del milione di euro di investimento non si interveniva da 12 anni, addirittura da 15 sulla Verentana, strada a rischio per la quale abbiamo messo a disposizione 500.000 euro. E’ un sistema che ci consente, pur prevedendo condizioni atmosferiche simili, di limitare i danni. Perché la bacchetta magica non ce l’ha nessuno”.

Quindi un ragionamento più ampio su come le varie vie possano arrivare a degradarsi. “Lo stato di criticità deriva soprattutto dalla condizione delle pertinenze: se queste funzionano, anche l’asfalto è più resistente. Mi spiego: se non c’è un’adeguata regimentazione delle acque, si creano veri e propri fiumi che la danneggiano gravemente. Ecco perché dal 2007 abbiamo impostato un global service solo su questo, mettendo 160.000 euro per ognuna delle otto zone della Tuscia viterbese, che nel 2008 contiamo di raddoppiare”.

Di fronte al maltempo, la Provincia ha comunque fatto tutto il possibile. “In tre giorni – conclude Rizzello – abbiamo utilizzato 200 tonnellate di asfalto a freddo per ridurre al minimo i disagi, e messo al lavoro tutto il personale disponibile, 52 persone, più ditte esterne. E se è vero che l’effetto dura poco, è altrettanto vero che senza sarebbe stato sicuramente peggio. Per il resto, interverremo in maniera strutturale, ma proprio per questo i lavori richiederanno tempo”.

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