- Scendono in piazza per difendere il giornalista che ieri ha lanciato conto il presidente uscente degli Usa George W. Bush le sue scarpe – di numero 44 – come ha ironizzato il presidente degli Stati Uniti.
Oltre 200 gli avvocati scesi in piazza pronti a difendere il gesto di Montasser al Zaidi, giornalista 28enne di Tv al-Baghdadiya.
Arrestato e sottoposto a perizia psichiatrica ma non ancora incriminato.
Il suo gesto ha riscosso molto successo e soprattutto è stato gradito, a quanto pare, dai numerosi manifestanti che sono scesi in piazza per rivendicare la libertà del connazionale.
Sadr City messa sotto assedio dalla fiumana di gente in protesta. Il gesto contro il presidente è stato copiato dalla folla contro i mezzi militari americani.
La protesta si è propagata anche nella città sciita di Najaf.
Il gesto del lancio delle scarpe, nella cultura araba e islamica, ravvisa un forte ripudio verso chi lo riceve.
E il giornalista ora rischia 2 anni di reclusione per oltraggio a un capo di stato straniero. Ma la condanna rischia di arrivare a 15 anni laddove Motasser al Zaidi venisse accusato di tentato omicio.
Certo, la difesa non gli mancherà, data la schiera di 200 avvocati iracheni e non, pronti a difenderlo a spada tratta. “Difesa gratuita” afferma Khalil al-Dulaymi, l'ex difensore di Saddam Hussein.
La difesa si baserà sul principio che gli Stati Uniti occupano da ormai troppo tempo il territorio iracheno, e quindi ogni forma di resistenza risulterebbe legittimata, lancio delle scarpe incluso.