- Algarve Cesarini - 80 - 72 dts

Algarve: Patarca, Pecorario L. 26, Cesera 4, De Santis 7, Fratello 13, Afflitto,
Pecorario E. 13, Alloggia 5, Burattini 12. Allenatore, Ascenzi

Cesarini: Valentinotti 12, Bitetto 22, Giorgi 9, Milani 10, Pettirossi,
Ottaviani 17, Damiani, Fascetti, Giacci 2. Allenatore, Malacasa

Parziali: primo quarto 19-24, secondo quarto 29-40, terzo quarto 46-60, quarto 69-69

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Un disastroso ultimo quarto e un altrettanto negativo supplementare costano la
vittoria alla Cesarini, che deve arrendersi per 80-72 sul campo dell'Algarve.

I neroarancio, costretti a scendere in campo in nove per le assenze di diversi
giocatori, iniziano bene l'incontro, in un primo parziale contraddistinto da ritmi
alti e buone percentuali al tiro.

Il +5 dei primi dieci minuti viene ulteriormente incrementato nel secondo
parziale, quando sale di tono anche la difesa del quintetto di Malacasa.

In attacco arrivano buone soluzioni e tutto sembra procedere per il meglio, con
un buon +11 al rientro negli spogliatoi.

L'Algarve si affida soprattutto ai due Pecorario che creano parecchi problemi
alla difesa viterbese, ma anche il terzo periodo si chiude con un parziale
favorevole ai neroarancio (17-20) che vale il +14 a dieci minuti dalla conclusione.

I padroni di casa iniziano a crederci mentre il team del presidente Marini va in affanno, vede sparire tutto il suo vantaggio e viene trascinato al supplementare.

L'inerzia psicologica è tutta per l'Algarve, mentre la Cesarini paga la mancanza
di esperienza e di freddezza di molti dei suoi giocatori più rappresentativi, che non riescono a invertire il trend dell'incontro.

Il supplementare diventa così una passerella trionfale per i romani e un incubo
per i viterbesi, che segnano solo tre punti in cinque minuti e si consegnano senza
reagire agli avversari.

L'Algarve festeggia una vittoria ottenuta con merito, per aver sempre creduto
nella possibilità di ribaltare il match, mentre per la Cesarini si apre una
settimana di riflessioni e di analisi per comprendere le cause di questa brutta
sconfitta, pesante sia sul piano del morale che su quellodella classifica.