Riceviamo e pubblichiamo - Signor presidente della provincia,

anche lei si sarà reso conto che ormai la strada statale numero 2, la via Cassia, è percorribile soltanto con moto cross, gip campagnole o dune buggy.

Purtroppo sono pochi coloro i quali possono permettersi simili fuoristrada, la maggior parte di noi si vede costretta a spostarsi con normali autovetture anche se i rischi che corriamo sono indicibili.

Viaggiando per la Cassia da Monterosi a Acquapendente, si ha la sensazione di percorrere la strada tra Kabul e Kandahar in Afghanistan, mentre invece siamo in Italia a appena 90 chilometri dalla capitale.

In tutta europa, le città prossime alle capitali, sono ricche di infrastrutture, moderne autostrade, ferrovie, circonvallazioni, metro, mentre a Viterbo stiamo ancora viaggiando su nobilissima arteria costruita dai Romani, ma l'ultima manutenzione degna di senso tecnico, venne fatta dall'imperatore Adriano.

Ora mi chiedo, lei è il presidente di un ente che è preposto alla manutenzione e alla sicurezza della viabilità, come può assistere inerme a questo scempio?

Quali iniziative ha preso per ridare onore e dignità a questa provincia?

Il presidente della regione Lazio Piero Marrazzo quando viene a Viterbo da dove passa? fratta fratta? o lungo gli argini dei fossi?

Signor presidente ci faccia sapere, forse lei avrà intrapreso tutte le idonee iniziative, ma noi non ne sappiamo nulla, noi abbiamo la sensazione di vivere in una provincia abbandonata e dimenticata da tutti.

Grazie per la sua cortese attenzione

Enzo Renato Napoli

Montefiascone