Scuola al Pilastro - L'intervento dei vigili del fuoco per tagliare l'albero che ha rischiato di schiantarsi a terra |
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Piena di infiltrazioni d'acqua la scuola per l'infanzia al Pilastro |
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Riceviamo e pubblichiamo - Mi rendo conto che col Tevere in piena e il maltempo che imperversa è difficile che una scuola faccia notizia ma tant’è.
Ieri mattina i vigili del fuoco sono intervenuti nuovamente presso la scuola dell’ infanzia “Pilastro” per rimuovere dal giardino un albero schiantato e hanno ordinato la chiusura dell’ingresso principale perché la grondaia che sovrasta la porta di accesso alla scuola minaccia di crollare dato che le staffe che la sorreggono si sono allentate a causa del peso della grondaia stessa, che risulta completamente otturata.
Durante l’ultima settimana, dopo l’allagamento del locale caldaia e dopo che il giardino era divenuto una specie di piscina a cielo aperto, si sono manifestate sei distinte infiltrazioni d’acqua e se ne è aggravata una già esistente.
Dal soffitto della sala mensa gocciola acqua sulla testa dei bimbi, così come avviene in una classe, nei bagni e nel locale adiacente l’uscita di sicurezza della scuola, uscita che ora è l’unica praticabile, vista la forzata chiusura di quella principale.
Fortunatamente non si è più allagato il locale caldaia, dopo che il sottoscritto ha provveduto ad estrarre il tombino posizionato nei pressi del locale stesso e a svuotarlo dai detriti che ostruivano il deflusso dell’ acqua.
Lavoro che ha richiesto 15 minuti di tempo ma che nessuno di quelli preposti a svolgerlo si è sognato di fare.
Abbiamo segnalato già da metà novembre lo stato di carenza di manutenzione e i problemi relativi alla sicurezza, è intervenuta la stampa, la televisione, ma la situazione peggiora invece di migliorare.
I genitori dei bambini che frequentano la scuola, per chi l’avesse dimenticato, sono cittadini che votano e che si ricorderanno di chi non è intervenuto quando doveva, iniziano a averne abbastanza di vedere i loro figli in questa condizione di disagio.
Tutti iniziano a chiedersi se le cose sarebbero le stesse se a frequentare la scuola ci fosse il figlio di un assessore o del sindaco.
Qualcuno minaccia di recarsi in comune e cantarne quattro all’assessore competente.
Da parte mia dico solo una cosa, stiamo parlando della sicurezza e della salute di bambini dai 3 ai 6 anni.
E’ mai possibile essere così ottusi da fregarsene?
Rinaldo Borghetti
Insegnante presso la scuola dell’infanzia “Pilastro” di Viterbo