- L'associazione nazionale Città dell'olio ha organizzato mercoledì 10 e giovedì 11 dicembre un'importante missione a Bruxelles che ha visto confrontarsi europarlamentari della commissione agricoltura e non solo.
“Dal 1994 abbiamo organizzato molti eventi che hanno come filo conduttore un unico obiettivo – dichiara il presidente dell’associazione nazionale Città dell’olio, Enrico Lupi - quello di legare il prodotto al territorio.
Erano 24 i soci fondatori presenti il 17 dicembre 1994 e sono orgoglioso di contarne oggi più di 350 distribuiti in tutta la penisola.
Possiamo dire - continua - che non c’è territorio olivetano che non faccia parte della nostra associazione, ma sicuramente non ci fermiamo qui.
Infatti, proprio per allargare i nostri spazi conoscitivi, per dare maggiore contenuto alla nostra attività culturale e promozionale, abbiamo organizzato questa missione presso la commissione agricoltura della Comunità europea”
Insieme al presidente Enrico Lupi hanno partecipato il vicepresidente Paola Morbidoni, sindaco di Giano dell’Umbria (Pg), Ivaldo Verdini, sindaco di Cartoceto (PU), Fernando Mastrogiorgio, consigliere comunale di Pietracatella (Cb), Francesco Lombardo, presidente del consiglio di Castelverrano (Tp), Michele Pangia, presidente del club amici Città dell’olio e Lina Novelli, sindaco del comune di Canino (Vt).
I rappresentanti dell’associazione nazionale Città dell’dlio, dopo aver incontrato Giuseppe Iadicicco, responsabile Gruppo Monte dei Paschi Belgio, si sono confrontati con gli europarlamentari Vincenzo Lavarra e Vincenzo Aita, membri della commissione agricoltura del Parlamento europeo e con Patrick Baragiola, amministratore segretariato della commissione agricoltura.
"La politica agricola dell’Ue è in continua evoluzione - ha affermato l’euro- parlamentare Vincenzo Lavarra - e anche per il mondo dell’olio extravergine di qualità c’è ancora molta strada da percorrere.
Dopo anni di discussioni - prosegue - la commissione ha concretizzato un importante passo avanti varando il documento in cui si obbliga il produttore a riportare con chiarezza in etichetta l'origine del luogo di raccolta.
Altro obiettivo al quale stiamo lavorando è la possibilità di apportare una modifica per poter applicare nuove tecnologie come la risonanza magnetica per avere una tracciabilità certa e definita".
L’onorevole Vincenzo Aita, già sostenitore del Sirena d’oro, unico concorso nazionale sugli oli Dop italiani, nell’accogliere la delegazione dell’associazione Città dell’olio, si è intrattenuto sui problemi reali dell’agricoltura di oggi.
"Credo che ci sia bisogno - afferma Aita - per le cose che sono successe in questi anni di una Pac ancora più forte in Europa.
Per una crescita del mondo dell’olio di qualità la tracciabilità del prodotto è un elemento essenziale, adesso che c’è più sensibilità sulla sicurezza alimentare riapriremo la discussione al fine di dare sempre più sicurezza al consumatore e a quei produttori che ogni giorno faticano per coltivare la terra".
Giovedì 11 dicembre si è svolto un incontro con Roberto Scalacci, consigliere politico a Bruxelles per la confederazione italiana agricoltori, dove si è creato un momento di importante riflessione sulle linee guida del libro verde sulla qualità presentato dalla Commissione europea.
A seguire le Città dell’olio si sono confrontate anche con Fabien Santini, funzionario della direzione generale agricoltura della Commissione europea, Michele Ottati, capo unità della Dg Agri Commissione europea per la promozione dei prodotti agricoli e con Roberto Laudato, esperto nazionale distaccato per l’Italia, dove si è affrontato il tema dell’inquadramento della politica agricola comune all’interno delle politiche comunitarie.
L’attività di lobby è stato il centro dell’ultimo appuntamento di giovedì 11 dicembre con Maurizio Reale, responsabile della sede Coldiretti di Bruxelles.