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Marini con la moglie Emanuela
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Marini con Gabbianelli
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Marini a piazza del Comune
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Marini portato in trionfo
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- Dopo avere sfiorato la vittoria al primo turno, Giulio Marini ci va giù pesante e al ballottaggio prende le distanze dal suo rivale Ugo Sposetti.
Con il 62.3% dei consensi, si afferma il candidato del Popolo della libertà, contro quello del Partito Democratico, fermo al 39.97%. in termini di voti, Marini ne ottiene 21.988 (+ 665 rispetto al primo turno), Ugo Sposetti 13.458. In due settimane, 1068 voti in meno.
La vittoria di Berlusconi può avere fatto da traino al successo viterbese del Pdl, ma non è la sola spiegazione.
A Viterbo l’elettorato d’opinione non c’è. Esiste, invece, un forte radicamento dei partiti di centro destra.
Diventa un’impresa vincere, magari organizzandosi un mese prima dell’avvio per la campagna elettorale. Per riuscire a entrare a palazzo dei Priori tra cinque anni, il progetto va costruito da oggi.
Ugo Sposetti ci ha messo impegno, mezzi e portato in città personaggi importanti. Una bella campagna elettorale. Ma una campagna d’immagine, per quanto organizzata alla perfezione, non è riuscita a entrare nell’immaginario dell’elettorato cittadino.
Forse se non l’avesse messa in atto il risultato sarebbe stato peggiore di quello ottenuto. Ma sta di fatto che lo “sfondamento” verso il centro non c’è stato.
“Non è bastata una bella campagna elettorale spiega Andrea Egidi (Pd) fatta a fondo nella città. Ci abbiamo provato. La città ha scelto Giulio Marini, rispetto al primo turno allarga il consenso.
Un pezzo dell’elettorato moderato lo avrà seguito ed evidentemente l’accordo con la Destra funziona. Noi non possiamo recriminarci nulla. Le condizioni di partenza, penso a trenta giorni fa, non erano delle migliori.
Penso a un partito in costruzione, lo scioglimento anticipato del Governo. Abbiamo offerto una speranza di cambiamento a Viterbo. Siamo pronti a dire la nostra per il futuro della città”.
Diverso l’umore di Laura Allegrini (An). “E’ un grande e straordinario successo commenta i viterbesi hanno dato il massimo. Il dato del nazionale può avere inciso forse nell’astensionismo da parte del centrosinistra, non credo sulla scelta del candidato che non dico era scontata, ma c’erano tutti gli elementi per supporre che sarebbe finita così”.
La vittoria di Marini, invece, al centro è commentata così.
“Noi siamo sempre stati disponibili a un apparentamento ricorda Paolo Barbieri (Udc) cosa non voluta e sappiamo da chi. Noi non siamo stati eletti con la maggioranza, quindi siamo all’opposizione. Faremo opposizione costruttiva.
Se ci fosse stato l’accordo, si sarebbe evitato un ballottaggio inutile, perché prevedibilissimo. Si sapeva che avrebbe vinto Marini.
Io ritengo che abbia vinto Marini sindaco”.