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Giancarlo Gabbianelli
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Riceviamo e pubblichiamo
-Leggendo la reprimenda di alcuni parlamentari europei nei confronti del ministro Bianchi mi sono preoccupato, soprattutto perché signori di tale spessore culturale e politico si occupano per la prima volta della città di Viterbo.
Questo indubbiamente va ascritto a loro merito, anche perché credo che, dall’alto della loro profonda cultura, si saranno degnati di conoscerne almeno l’ubicazione sulla carta geografica.
Uno di loro, Agnoletto, l’avevamo lasciato a Genova, in un “tripudio” (sic!) di black block.
E non sappiamo se sia più rispettoso dell’ambiente, soprattutto quello umano, di cui di cui si elegge a vindice improprio e disinformato.
Infatti quando lor signori parlano di consultazione popolare, dimenticano che tutte le amministrazioni del Viterbese e anche alcune umbre si sono dichiarate favorevoli all’individuazione di Viterbo come scalo aeroportuale, in un rapporto rischi benefici che fa pendere la bilancia sicuramente dalla parte dei benefici, anche in previsione delle ulteriori realizzazioni infrastrutturali (leggasi soprattutto ferrovia) che saranno inevitabilmente potenziate, nel momento in cui a Viterbo verrà riconosciuto quello che tutte le parti tecniche, economiche, politiche e ambientali vogliono che gli si riconosca.
Dov'erano questi illustri intellettuali quando il territorio di Viterbo veniva individuato come il più grande polo energetico esistente in Europa con emissioni a olio combustibile e carbone, che evidentemente per loro fanno bene alla salute dei viterbesi?
E dov'erano quando i loro ministri, anche Verdi, volevano ancor di più impreziosire Montalto e il Viterbese con la realizzazione del più grosso termocombustore d’Europa con tecnologia americana della Foster-Wheeler? In questo caso chi oggi giorno non divora più i bambini, ma sicuramente l’America , soprattutto quella di George Bush, riteneva appetibili gli Americani.
E allora, un po’ di serietà ed evitiamo di fare ragionamenti che potrebbero essere definiti con il cognome di uno degli illustri parlamentari intervenuti; utilizziamone invece un altro, che è dell’unico parlamentare che una volta venne a Viterbo, in questo caso prendendo spunto dalla gaiezza tipica di certe espressioni partenopee, per dire “Ma facitece ‘o’ piacere…”.
Il vostro sviluppo “insostenibile” colpisce soprattutto le categorie sociali sulle spalle delle quali avete costruito una fortuna politica immeritata e contraria agli interessi e alle possibilità di lavoro di tutti, in special modo delle categorie più disagiate.
Aspettiamo un altro vostro intervento parimenti illuminato che riguardi altre città che potrebbero essere in futuro candidate a ospitare strutture aeroportuali. O “amate” solo la città di Viterbo?
Di questi amori non sappiamo che farcene.
Giancarlo Gabbianelli
Sindaco di Viterbo