Riceviamo e pubblichiamo
- Assistiamo in queste ore ad un inutile e dannoso attacco politico che strumentalmente utilizza una legittima richiesta di chiarimenti da parte di Parlamentari Europei, per lo più aderenti al Partito Socialista Europeo (PSE), al Ministro Bianchi.
È bene chiarire subito un punto: noi stiamo lavorando a sostegno dell’aeroporto a Viterbo; il resto sono solo chiacchiere al vento e fino all’ultimo faremo in modo che la scelta ricadrà sulla Tuscia evitando il chiacchiericcio e la demagogia.
Infatti i parlamentari con la loro iniziativa manifestano la loro contrarietà non all'opera di per sè, ma a decisioni affrettate e che non rispettino le normative comunitarie ovvero quelle italiane.
Ricordiamo non solo al Comitato, ma anche alla Allegrini (che forse dovrebbe per dovere professionale informarsi meglio sulla normativa vigente) che la VIA (valutazione di impatto ambientale) nasce negli Stati Uniti nel 1969 con il National Environment Policy Act.
In Europa, tale procedura è stata introdotta dalla direttiva comunitaria 85/337/CEE concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, successivamente modificata dalla direttiva 97/11/Ce, quale strumento fondamentale di politica ambientale. Si tratta di un normale atto amministrativo, peraltro obbligatorio in progetti di una certa rilevanza.
La direttiva VIA prevede, nel caso dei progetti sottoposti a valutazione, che gli Stati membri adottino le misure necessarie per garantire che il committente fornisca, nella forma opportuna, le seguenti informazioni:
1) una descrizione delle caratteristiche fisiche dell'insieme del progetto, delle esigenze di utilizzazione del suolo durante le fasi di costruzione e di funzionamento e delle principali caratteristiche dei processi produttivi;
2) una valutazione del tipo e della quantità dei residui e delle emissioni previsti (inquinamento dell'acqua, dell'aria e del suolo, rumore, vibrazione, luce, calore, radiazione, ecc.), risultanti dall'attività del progetto proposto.
3) una descrizione sommaria delle principali alternative prese in esame dal committente, con indicazione delle principali ragioni della scelta, sotto il profilo dell'impatto ambientale.
4) una descrizione delle componenti dell'ambiente potenzialmente soggette ad un impatto importante del progetto proposto, con particolare riferimento alla popolazione, alla fauna e alla flora, al suolo, all'acqua, all'aria, ai fattori climatici, ai beni materiali, compreso il patrimonio architettonico e archeologico, al paesaggio e all'interazione tra questi vari fattori.
5) una descrizione dei probabili effetti rilevanti del progetto proposto sull'ambiente, delle misure previste per evitare, ridurre e se possibile compensare tali effetti negativi del progetto sull'ambiente.
Preoccuparsi anche dell'eventuale impatto sulla salute dei cittadini di un'opera pubblica non significa osteggiarla, significa operare per il bene comune, compito che non dovrebbe perdere di vista nessun esponente politico.
Preoccuparsi che le opere realizzate non siano eccessive o faraoniche non significa avversarle, significa essere contrari allo sperpero di risorse pubbliche (le tasse le paghiamo tutti o no?).
Respingiamo quindi al mittente ogni tentativo di strumentalizzazione politica in atto da parte della destra (peraltro iniziato con l'inutile raccolta di firme effettuata nella città di Viterbo da parte di Forza Italia) e ricordiamo che la Regione Lazio e i parlamentari dell'Ulivo si sono coerentemente espressi e adoperati in ogni sede (lo ha ricordato anche il Presidente Marrazzo, in visita a Viterbo in occasione di S. Rosa) a favore di un'opera che, realizzata minimizzando l'impatto ambientale, può rappresentare un vero volano di sviluppo economico e occupazionale per l'economia della Tuscia.
Noi siamo impegnati affinché si raggiunga l’obiettivo; stiamo lavorando per questo, il resto sono chiacchiere al vento.
Andrea Egidi Segretario Ds Federazione Viterbo
Angelo Allegrini Coordinatore provinciale Dl
Domenico Manglaviti Capogruppo Dl Provincia Viterbo
Tommaso Bruzuches Capogruppo Ds Provincia Viterbo
E’ chiaro che sia legittimo che nell’esercizio di un mandato parlamentare e di rappresentanza ad ogni livello si possa sostenere ogni opinione, rispondendo alle convinzioni ed ai programmi per cui ci si candida e si viene eletti.
Siamo convinti che per coerenza gli Europarlamentari che hanno sottoscritto la missiva al Ministro Bianchi faranno con altrettanta solerzia nei confronti di ogni altra ipotesi di nuovo scalo aeroportuale ovunque collocata in Europa e scriveranno lettere di simile tenore ai rispettivi dicasteri dei paesi della comunità.
Noi non siamo d’accordo e comunque è giusto informarli che la stragrande maggioranza delle rappresentanze politiche, sociali, civili ed istituzionali di questo territorio si è espressa in maniera diametralmente opposta alla loro.
Così come ci pare di capire che sulle politiche generali di mobilità queste posizioni così nette siano e per la parte modestissima che ci compete, saranno nettamente minoritarie.
Sandro Mancinelli Segretario Comunale DS
Francesco Ciprini Segretario Comunale Margherita DL