Riceviamo e pubblichiamo
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Giulietto Chiesa
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da Giulietto Chiesa, europarlamentare, opinionista e corrispondente per anni da Mosca per l'Unità - Ricevo la notizia che un certo Maurizio Pinna - che si qualifica come "segretario del Comitato per l'Aeroporto di Viterbo" - ha inviato ai giornali locali del viterbese una nota in cui si afferma che l'avvocato Giovanni Bartoletti, in visita a Bruxelles per "trattare delle importanti tematiche" relative all'aeroporto viterbese, "ha intercettato una lettera firmata da alcuni parlamentari europei". Si tratta di una grave ammissione. "Ha intercettato" cosa significa?
E' venuto a Bruxelles per fare lo 007? Questo dice già con che personaggi hanno a che fare i viterbesi quando si tratta dell'aeroporto, per ora molto fantasma, per fortuna loro e dei loro figli.
Ma venendo al dunque, quella lettera sarà resa nota comunque alla stampa oggi stesso. Il Bartoletti e il Pinna, con azione intimidatoria e preventiva, vorrebbero impedire a noi parlamentari europei di esercitare la nostra funzione di legislatori e di rappresentanti del popolo italiano in Europa.
Tra l'altro, nella nota del Pinna si sottolinea come nessuno dei firmatari della lettera al Ministro dei Trasporti sia nativo di Viterbo. Come se per esprimere un giudizio, un parere, una presa di posizione, bisognasse essere nativi di un dato luogo.
Pinna evidentemente non solo non sa nulla della situazione energetica e ambientale del pianeta ma, quel ch'è peggio non sa nulla nemmeno di politica. Noi contribuiamo a scrivere e votare leggi che concernono i cittadini polacchi e lettoni, spagnoli e ciprioti. Dovremmo per questo essere nati dappertutto?
Come si fa a scrivere castrornerie come questa? Si può arrivare a tal punto di demagogia plebea da contestare a un gruppo di deputati europei italiani il diritto di esprimere un parere sull 'Italia?
Noi non siamo entrati "a gamba tesa" in nessuna partita. Tanto più che quella partita non solo non è stata affatto già vinta, ma non esiste.
Esiste il destino dei viterbesi, dei cittadini del Lazio e dell'Italia intera. Hanno perfettamente ragione i cittadini di Viterbo che sono contro l'aeroporto.
Che porterà solo problemi e nessun vantaggio (salvo agli speculatori edilizi, e agli arraffoni locali in cerca di voti attraverso l'inganno e la demagogia). Le infrastrutture che dovrebbero accompagnare l'aeroporto non solo sconvolgeranno l'ambiente, ma arriveranno in ritardo. Di dieci, venti anni. E la generazione che verrà, cioè i nostri figli, si troverà tra le mani un aborto inquinante, costoso, inutile e dannoso per la loro salute.
E, in prospettiva, vuoto.
L'incremento esponenziale dei voli aerei entrerà presto in crisi, per la semplice e banale ragione che è un incremento insostenibile dal punto di vista energetico e ambientale. E' solo questione di tempo, ma di tempo breve, come dicono le stesse previsioni che emergono dai documenti comunitari.
Non è il caso di tornare alla diligenza, ma è il caso di spiegare al signor Pinna che anche in Europa ci sono idee sbagliate sul futuro e sarà il caso che i cittadini sappiano che anche in Europa ci sono persone che scrivono le sciocchezze contenute nel paragrafo 7 del "pacchetto aeroporti", dove si prevede un incremento del traffico, da qui al 2025, che non sarà semplicemente sostenibile. Cioè fanno previsioni sbagliate.
Noi chiediamo al ministro dei trasporti di riesaminare la questione e invitiamo i viterbesi a riflettere attentamente prima di avallare decisioni che si ripercuoteranno pesantemente sulla loro vita e su quella dei loro figli.
Giulietto Chiesa
Parlamentare europeo
Al Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi
Egregio Ministro,
fonti di stampa informano che il Governo italiano, attraverso il suo Ministero dei Trasporti, si appresterebbe a dare il via libera all'ampliamento dell'aeroporto di Viterbo in vista della sua ridefinizione come sede del traffico low-cost.
Noi siamo nettamente contrari a una tale decisione in primo luogo perchè ogni decisione su un nuovo aeroporto deve tenere conto dell'impatto sull'ambiente circostante, della necessità di non costruire un numero eccessivo di infrastrutture sullo stesso territorio, e deve essere coerente con la finalità di gestire il trasporto aereo considerando il fatto che si tratta di una delle attività che più danni provoca all'equilibrio della biosfera.
Nell'immediato noi chiediamo fermamente di soprassedere a qualunque decisione fino a che non si disporrà di un'adeguata valutazione dell'impatto ambientale. Base indispensabile di partenza per un'ampia consultazione popolare di tutte le comunità interessate.
Cordiali saluti
Vittorio Agnoletto
Giovanni Berlinguer
Giulietto Chiesa
Claudio Fava
Monica Frassoni
Sepp Kusstatscher
Pasqualina Napoletano