- “Un provvedimento d’arresti domiciliari per l’assessore. L’accusa è di corruzione”.
La Fiat Punto bianca con a bordo Mauro Rotelli è partita da pochi minuti e il suo avvocato difensore Roberto Massatani, sollecitato dai giornalisti che sostavano sotto l’assessorato ai Servizi Sociali, risponde, confermando la voce che già circolava.
“Riguarda spiega - la vicenda mense”.
A distanza di diversi mesi arriva questo provvedimento, come se lo spiega? “Quando vedremo le carte del processo avremo un’idea più chiara. Episodi precisi, a mio avviso, non ci sono che giustificano il provvedimento notificato”.
L’accusa è di corruzione. Sono stati contestati fatti precisi? “Una contestazione precisa non c’è. Perché è molto articolata. In cosa si concretizza non si sa, ma riguarda la vicenda mense”.
Si è parlato di alcuni fax spediti dall’assessorato alla società che gestiva le mense.
“Non so che dire continua Massatani ci saranno anche fax ufficiali. Ma se una persona deve commettere un fatto illecito, non penso che utilizzi un fax. A mio modo di vedere, come avvocato difensore, ripeto, non ci sono elementi per imputare il provvedimento. Sono sorpreso dalla circostanza”.
C’è una linea difensiva?
“Non ancora, perché il provvedimento è stato del tutto inaspettato. Sono arrivato qui in assessorato non appena mi ha chiamato Rotelli. Adesso aspettiamo l’interrogatorio di garanzia entro dieci giorni. Ovviamente ci appelleremo al tribunale del riesame”.
A distanza di diversi mesi da quando la vicenda mense è iniziata, come vede oggi il sequestro dei computer?
“Questo ci da garanzie sostiene che in questo lasso di tempo nessuno evidentemente ha portato via niente”.