 |
L'immagine Lumumba apparsa sui giornali di tutta Italia e sui filmati di tutte le televisioni
|
- Nei giorni immediatamente successivi all'arresto dell'assessore Mauro Rotelli ci fu da più parti una levata di scudi per come la stampa viterbese aveva trattato l'argomento.
Molti furono i commenti negativi che stigmatizzarono l'iper-esposizione mediatica cui era stato sottoposto il politico viterbese, biasimando la pubblicazione di foto e filmati che illustravano l'evento.
Insomma, per farla breve, fu messo in piedi un vero e proprio processo alla stampa viterbese tutta, rea di aver messo in piedi un vero e proprio “Giustizia show” ai danni di un uomo pubblico (con tutti i retropensieri che in questi casi si possono celare nelle dichiarazioni di tal fatta).
Di fronte ad alcune osservazioni formulate anche dall'avvocato Giorgio Barili, il sottoscritto replicò affermando che il legale nella forma aveva tutte le ragioni possibili e immaginabili, ma che la sua teoria cozzava contro quello che è oggi il libero mercato anche nel mondo dell'informazione.
E che Viterbo non poteva considerarsi avulsa dal resto d'Italia e del mondo.
Sono trascorsi pochi giorni e a Perugia è esploso il caso di Meredith, la ragazza inglese uccisa in circostanze ancora misteriose e al vaglio degli inquirenti.
Ebbene, nelle more di quell'inchiesta, è stato arrestato un giovane africano, tale Patrick Diya Lumumba, che proprio ieri è stato rilasciato perché da quel che sembra non dovrebbe avere responsabilità nell'assassinio.
Ebbene per giorni, su tutti i quotidiani italiani, è comparsa la foto del negro (l'aggettivo non mi piace, ma in questo caso ritengo sia appropriato) in manette tra due poliziotti senza che nessuno si scandalizzasse. Come mai?
Arnaldo Sassi
Caporedattore del Messaggero