Riceviamo e pubblichiamo
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Enrico Contardo
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- La richiesta di revoca delle deleghe all’assessore Rotelli andata in scena al consiglio comunale di ieri è stata contro ogni logica liberale e garantista, logica che al contrario noi dimostrammo nel caso degli arresti domiciliari del sindaco di Montefiascone e di un’assessore della sua giunta, tutti e due oggi ancora a ricoprire le loro cariche politiche ed amministrative.
Un comportamento il nostro che riteniamo corretto, in quanto un provvedimento cautelare non definitivo non può essere sufficiente a stravolgere assetti politici nati dopo libere elezioni.
Al contrario in questo caso si è voluti passare all’azione prima che l’attività giudiziaria completi le sue indagini.
Dagli organi di stampa leggiamo che l’imprenditrice interrogata dalla Procura avrebbe coinvolto con le sue affermazioni altri esponenti politici di maggioranza e di minoranza, che avrebbero segnalato persone bisognose, cosa che ha detta della Consigliera Comunale del Pd chiamata in causa, non sarebbe certo un reato; un altro Consigliere dell’ Udc è stato tirato in ballo per aver ad ogni costo voluto, per il bene dei bambini, l’inserimento di prodotti biologici nel bando di gara, neanche fosse un imprenditore del settore!
Pertanto ieri sono state chieste le dimissioni di Rotelli, ma in seguito, con lo sviluppo delle indagini, cosa succederà? Si chiederanno altre dimissioni? Si faranno altri processi sommari da parte di alcuni organi di stampa?
Visto il personaggio che rilascia tali dichiarazioni, vogliamo andarci molto cauti, siamo certi che quanti chiamati in causa non hanno fatto nulla di male, quante persone ci sono che bisognose di aiuto che si rivolgono a esponenti politici? Purtroppo tante.
Il Sindaco Gabbianelli non ritirando le deleghe a Mauro Rotelli ha riaffermato il principio di sovranità del potere esecutivo legittimamente eletto dal popolo, senza avere un atteggiamento di sudditanza psicologica verso il potere giudiziario.
Ieri ci auspicavamo da tutto il Consiglio Comunale di Viterbo la stessa correttezza e garantismo usato per la vicenda di Montefiascone.
Così non è stato. Ne prendiamo atto con dispiacere.
Due invece gli aspetti positivi riscontrati in un momento così difficile: la prova di lealtà nei confronti degli elettori e di AN da parte di una Forza Italia penalizzata in consiglio dai numeri ma non dai cittadini che avevano espresso ben altro; la lealtà, la correttezza, il coraggio di un Sindaco capace di difendere un uomo del suo partito fino in fondo, certo, come lo siamo tutti noi, della sua innocenza.
Certamente è ormai sempre più urgente, direi non rinviabile, una verifica del programma di coalizione che ci permetta di arrivare a fine mandato con una maggioranza più compatta e con uno spirito di coalizione che al momento sembra essere evaporato.
Enrico Maria Contardo
Consigliere comunale Viterbo