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Il commissario Soggiu
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Riceviamo e pubblichiamo
- Una vera concordia si raggiunge con la massima trasparenza e condivisione degli obiettivi.
Nonostante i ripetuti appelli alla unità del partito a livello locale, più volte emanati dai maggiorenti di Alleanza nazionale nella Tuscia, purtroppo ad oggi, a conferma di quanto sostenuto all'indomani della nomina dell'attuale Commissario provinciale, dall'intero direttivo del Circolo e dalla maggior parte dei Circoli della Provincia, si è assistito solo ed esclusivamente ad una gestione quantomeno arbitraria e di certo non sopra le parti del partito a Viterbo e provincia.
Dopo gli ultimi e inaccettabili eventi e decisioni che l'attuale dirigenza del partito ha cercato di imporre ad alcuni circoli, tra cui quello di Viterbo, si è reso necessario trasmettere, con nota ufficiale al presidente Fini e al comitato nazionale dei probiviri, una richiesta di deferimento dell'attuale commissario provinciale esponendo i gravi fatti accaduti.
Avendo quindi constatato il perpetrarsi di tale mancanza di democrazia e di trasparenza nei confronti del Circolo Territoriale di Viterbo, nonché l'abuso ed il mancato rispetto nelle norme statutarie che regolano il funzionamento e la gestione di Alleanza nazionale, risulta ormai imprescindibile e non più eludibile la nomina di un vero "garante", effettivamente super partes, che possa permettere il celebrarsi nei mesi a seguire di regolari congressi sia nei Circoli sia in relazione a quello provinciale, il prossimo aprile.
Diversi accadimenti hanno portato a tale decisione, non ultimi il trattamento riservato ai "nuovi entrati" e ai loro simpatizzanti ed inoltre gli svariati appelli, compiutamente inascoltati, ad "ampliare" la gestione del partito, indirizzati all’attuale reggenza di Via Cardarelli, dal vice-coordinatore regionale Meroi.
Alleanza nazionale ha dimostrato in più eventi, elettorali e non, di saper raccogliere le istanze dei cittadini e dare puntuali risposte ai bisogni di una nobile comunità, quale quella viterbese.
Sarebbe poco sensato disperdere questo immenso patrimonio, composto dai tanti dirigenti, iscritti, simpatizzanti di An, per delle improduttive "lotte di quartiere" basate sul concetto di prossimità all'uno o all'altro esponente politico.
L'auspicio è quello di ritrovare, ormai in sede congressuale, un serio e proficuo momento di sintesi delle varie “posizioni” interne ad An e non una concordia di facciata, come alcuni auspicano, per continuare il proprio cammino indisturbati e svincolati dalla "base".
Nel buon nome del partito che rappresentiamo abbiamo il dovere di continuare sulla strada tracciata e validata dai nostri tanti sostenitori.
Le stagioni congressuali, sappiamo bene, sono forte momento di tensione, ma servono a crescere e a ricompattare il partito ad un livello superiore, indirizzandolo verso quegli obiettivi che proprio durante tale fase vengono disegnati.
Per arrivare a ciò, ribadiamo, è necessario "sgombrare il campo dai resti di precedenti battaglie" e indirizzare gli sforzi ad un rilancio necessario di un partito finora troppo diviso e troppo segmentato che rischierebbe di implodere se continuasse così ad oltranza.
Come molti ormai da tempo chiedono all'interno di An forse è giunto il momento di pensare ad nuova dirigenza all'interno di An per un vero rilancio della Tuscia e del centrodestra.
An Circolo Territoriale di Viterbo