- Sarà un centro d’eccellenza, al momento è solo l’epicentro di una valanga di grattacapi per la maggioranza a palazzo Gentili.
Il progetto sponsorizzato dal ministero dell’istruzione, ha ricevuto un inaspettato stop dalla prima commissione in Provincia. Ad azionare il semaforo rosso, la minoranza con due consiglieri di Rifondazione Comunista, quando si stava discutendo della modifica allo statuto, dal momento che il ministero non poteva entrare nella fondazione, facendone parte anche privati.
Non pervenute al momento le reazioni del ministro Fioroni, a quella che a tutti gli effetti appare come una bocciatura al ministro in prima persona. Ma non deve averla presa benissimo. Se è vero che lo stato maggiore della ex Margherita è in fibrillazione e ancora di più lo è l’assessore provinciale Aldo Fabbrini che al progetto lavora da più di quattro mesi e che adesso se lo vede rimesso in discussione. Quando ormai era già stato approvato.
“E’ un problema grosso questo sostiene evidentemente fanno altre considerazioni, non di livello locale. E’ contro Fioroni, contro di me e il lavoro che sto facendo. Un accanimento inconcepibile”.
Che però non ferma il progetto. “Farà il suo passaggio in consiglio provinciale sostiene Maurizio Palozzi (Pd) anche se con il parere negativo della commissione. Questo non significa nulla perché il consiglio è sovrano”.
Come sia potuto succedere, l’esponente Pd non se lo spiega. “Era solo modifica allo statuto ricorda nella sostanza tutto il progetto era stato già approvato. Oggi, invece, i consiglieri di Rifondazione chiedono d’investire diversamente i 150mila euro che la Provincia stanzia.
Ai due consiglieri si è aggiunta la minoranza, che non si è vista accettare la richiesta di coinvolgere anche il comune di Viterbo.
Ma non si tratta di un no definitivo, abbiamo solo detto di farlo successivamente”.
Insomma, poca sostanza e tanta politica.