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Le spade trovate in casa dell'uomo salvato dai carabinieri
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- Tragedia sventata grazie all’intervento dei carabinieri di Viterbo.
Nella serata tra sabato e domenica, personale sanitario del 118 è intervenuto in un appartamento di quartiere Santa Barbara di Viterbo, dove un operaio viterbese, 33 enne, aveva tentato il suicidio procurandosi dei tagli ai polsi.
L’uomo, all’intervento dei sanitari, non ne ha voluto sapere di farsi medicare rifiutando le cure e rimanendo disteso sul letto sanguinando copiosamente. A quel punto il personale dell’ambulanza ha richiesto l’invio di una pattuglia del pronto intervento dei carabinieri.
Alla vista dei militari del nucleo radiomobile, l’uomo, in evidente stato di alterazione psico-fisica, probabilmente dovuta all’assunzione di sostanze, ha sguainato una grossa spada giapponese del tipo “katana” che aveva in casa e puntandola contro i militari. L'uomo ha intimato ai carbiieri di usare la loro arma di ordinanza, rinnovando i propositi suicidi.
L’uomo ha invitato i carabinieri a fare fuoco dicendo: “Sparatemi! Tanto per voi è legittima difesa”.
Il brigadiere Francesco Carofano e l’appuntato Claudio Fasanari hanno intrapreso una lunga trattativa, cercando di calmarlo e riportarlo alla ragione.
Poi, approfittando di una sua distrazione, gli sono saltati addosso riuscendo a immobilizzarlo e disarmarlo, affidandolo, incolume, alle cure del personale sanitario.
In casa, sono state trovate altre due spade giapponesi dello stesso tipo, che sono state sequestrate.
Il 33enne, una volta dimesso dall’ospedale, dovrà anche rispondere davanti all’autorità giudiziaria, dei reati di minaccia a pubblico ufficiale e detenzione illegale di armi.