Crollo della macchina di Santa Rosa - Ieri sera alle 20,44 gli operai di Cesarini hanno inziato smontare Ali di luce - Gabbianelli: Il trasporto si farà
La piccola patrona è stata portata a terra
26 agosto 2007 - ore 4,30
 |
La santa scende dalla cima di Ali di luce
Copyright Tusciaweb |
 |
Santa Rosa davanti a San Sisto
Copyright Tusciaweb |
 |
Copyright Tusciaweb |
|
- Ore 20,44. La piccola santa scende dalla cima di Ali di luce. E’ iniziato così ieri sera il lavoro, vero e proprio, di smontaggio della Macchina di Santa Rosa.
Poco prima l’elettricista Franco Piergentili ha staccato tutti i fili. Sul cestello di una della piattaforme sono saliti l’ingegnere Ivan Grazini e il facchino Mauro Cappelloni.
E alle 20,44 afferrano la statua della piccola santa e la portano nel cestello.
La santa nello scendere fa una grande rotazione sulla piazza davanti a San Sisto. Sembra quasi una benedizione alla città.
Sotto i viterbesi guardano in un silenzio religioso.
E’ emozione che si trasforma subito in commozione per l’effige della piccola patrona.
Cappelloni prima chiama: “Cesarini!” e poi con un lampo di genio devozionale grida: “Evviva Santa Rosa!”. Dalla piazza i viterbesi presenti, con i brividi sulla pelle, rispondono, quasi come collaudati facchini: “Evviva!”. E giù un applauso.
Anche un momento così strano si trasforma in commozione.
La santa arriva a terra e Cesarini, il costruttore della Macchina, non può fare a meno di abbracciare la Santa. E’ poi la volta dell’ideatore Raffaele Ascenzi.
Portata in salvo la santa, viene collocata su un basamento nel cortile di san San Sisto. Ed è subito un brindisi con lo spumante alla maniera della formula uno. Insomma, un sospiro di sollievo dopo giorni di preoccupazione.
Dopo un po’ arriva anche il sindaco Gabbianelli che dopo aver constatato lo stato dei lavori sembra ottimista.
“I lavori - dichiara a Tusciaweb - stanno precedendo nel migliore dei modi, mi sembra.
E soprattutto, come ho chiesto fin dall’inizio, si svolgono nella massima sicurezza per chi in questi giorni sta lavorando e per i cittadini.
Ritengo che ci siano le condizioni per poter fare il trasporto.
Ma voglio ribadire che il trasporto si farà solo se ci sarò una sicurezza assoluta per i facchini e per la popolazione. Ma sono fiducioso: il trasporto ci sarà”.
Non è mancato, infine in tarda serata, un attimo di paura, con le braccia delle due piattaforme che si sono toccate. Ma per fortuna tutto è andato liscio.
|