|
|
Viterbo - Tuscania - Consiglio comunale
Tromba d'aria, mancato preavviso minacciate le vie legali
25 agosto 2007 - ore 14,59
 |
Un'immagine di Tuscania
Copyright Tusciaweb |
- Il Consiglio comunale di Tuscania, riunitosi questa mattina in seduta straordinaria, ha deliberato, all’unanimità, la richiesta di riconoscimento di stato di calamità naturale per tutto il proprio territorio.
Nel corso dei lavori è stata costituita anche una commissione, composta da consilieri di maggioranza e di opposizione, presieduta dal presidente del Consiglio comunale, Regino Brachetti, che avrà il compito di seguire da vicino l’iter della richiesta, sul quale riferirà periodicamente all’amministrazione e ai cittadini.
I consigliere, durante la seduta, hanno stigmatizzato la colpevole assenza di informazioni preventive sul possibile arrivo di un evento atmosferico particolarmente violento, come quello che ha devastato il comprensorio di Tuscania, il più danneggiato della Tuscia, tanto da riservarsi la possibilità di costituirsi in giudizio, nell’eventualità che vengano accertate responsabilità.
Tragico è il bilancio che è stato fatto, dei danni, nel corso del dibattito in aula.
A due giorni dalla tromba d’aria molte case fuori del centro storico sono ancora prive di luce elettrica e di telefono, con la totalità di queste, oltre a quelle di gran parte del centro, gravemente lesionate, tanto che per alcune si ipotizza la demolizione.
Pesante è la situazione anche nel settore agricolo, comparto fondamentale per l’ecomia locale, con molte aziende e coop messe in ginocchio, che si trovano, quindi, nell’impossibilità di operare, con forti ricadute occupazionali.
A tale proposito, dopo un colloquio telefonico tra il presidente Brachetti e l’assessore regionale all’Agricoltura, Daniele Valentini, è stato concordato di convocare un nuovo consiglio comunale, i primi di settembre, dedicato ai problemi del comparto, al quale parteciperà l’assessore Valentini.
Analoga la situazione nel settore turistico-ricettivo, tra i più colpiti, con evidenti riflessi di natura ecomica.
Risultano, inoltre, lesionati i siti archeologici, tra i più importanti del Viterbese, e il Castello di Montebello.
Evidenti, infine, i problemi legati allo smaltimento dei materiali frutto delle devastazioni, tra i quali le coperture dei capannoni agricoli, tutti distrutti dalla calamità, molti dei quali con presenze di amianto,
In base a tali premesse, il Consiglio comunale di Tuscania, pur solidarizzando con Viterbo e con i viterbesi per la ferita di carattere religioso e affettivo subita, con i danneggiamenti patiti dalla macchina di S. Rosa, ha rilevato che sul proprio territorio esiste un vero e proprio allarme di carattere economico, occupazionale e ambientale, e che ogni sforzo, quindi, va indirizzato in maniera prioritaria verso queste emergenze, che investono l’esistenza stessa delle persone.
A questo proposito il Consiglio comunale vigilerà, affinché non si ripetano le vane promesse dell’alluvione dell’’87.
Il presidente Brachetti ha ringraziato, inoltre, i cittadini, le forze dell’ordine, il personale comunale, i vigili del fuoco, la protezione civile locale e quella di Marta, per l’impegno profuso sin dagli istanti immediatamente successivi alla calamità.
|