Viterbo - Si punta allo stato di calamità
Tromba d'aria, vertice a Palazzo Gentili
25 agosto 2007 - ore 14,00
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- La lista dei danni causata dalla tromba d’aria è lunghissima. Ma nel corso della riunione svoltasi stamattina a Palazzo Gentili sul tema dell’agricoltura si è cercato di individuare un percorso unitario da seguire, insieme all’impianto legislativo cui è possibile fare riferimento.
La Provincia, i Comuni maggiormente coinvolti, le associazioni di categoria, la Camera di Commercio e la Regione Lazio hanno quindi iniziato a verificare la situazione cercando di fornire le prime risposte.
Ad introdurre i lavori è stato il vicepresidente della Provincia e assessore all’Agricoltura Mario Trapè, che ha illustrato il contenuto della delibera adottata ieri.
“Ho contattato anche l’assessore regionale Daniela Valentini, la quale mi ha informato che ha dato subito disposizioni per effettuare ricognizioni sul territorio. C’è anche la volontà di creare un nuovo tavolo per affrontare il problema”.
Sempre dalla Regione, è stato spiegato che è possibile fare riferimento alla legge 102 sulle calamità naturali, manifestata inoltre la volontà di proporre corsie preferenziali, per chi ha subito danni, in occasione dei bandi del Psr (Piano di sviluppo rurale).
Quindi è stata la volta dei Comuni, che hanno evidenziato i vari problemi. Che vanno da amianto ed ethernit agli alberi divelti, dalle infrastrutture alle scuole, dai capannoni alle colture, dalle abitazioni alle strutture ricettive. E’ stato anche richiesto un intervento straordinario da parte della Regione Lazio.
Secondo la Camera di Commercio, il problema va inquadrato in maniera complessiva guardando agli agricoltori, agli artigiani, al turismo.
E’ arrivata quindi la proposta di effettuare un altro incontro, stavolta con gli istituti di credito, per individuare strade agevolate in questo senso. Tra gli agricoltori, c’è stato chi ha proposto una legge ad hoc e chi l’individuazione di un percorso unitario da seguire.
L’assessore ai Trasporti Renzo Trappolini ha appoggiato la linea della Camera di Commercio sul ruolo di Unionfidi, “che in questo momento può essere molto importante. La Provincia può inoltre fare da ente coordinatore per ricevere tutti i dati che arrivano dai Comuni e dare quindi indicazioni alla Regione”.
Sul fronte dell’ambiente, l’assessore Tolmino Piazzai si è messo a disposizione per coordinare gli interventi delle ditte per la rimozione dell’amianto scoperto o staccato.
Mentre l’assessore ai Lavori pubblici Antonio Rizzello ha invitato i Comuni ha deliberare la richiesta di stato di calamità. Provincia e Camera di Commercio procederanno alla raccolta dai e al coordinamento, mentre l’Ispettorato agrario ha cominciato i controlli sui danni all’agricoltura.
Danni che riguardano diversi ambiti: agricoltura, strutture produttive agricole, artigianali e commerciali, immobili pubblici e privati come abitazioni e relative pertinenze, viabilità comunale e provinciale. “Provincia e Prefettura spiega Rizzello da lunedì invieranno un vademecum ai Comuni in cui viene illustrata una modalità omogenea di raccolta dati”.
In chiusura, il capogruppo dell’Ulivo alla Regione Lazio Giuseppe Parroncini ha fatto presente che oltre alla legge 102 ne esiste anche un’altra su cui si può lavorare: quella nata dopo l’alluvione del 2005 a Tarquinia e Montalto di Castro.
“C’è inoltre un fondo della protezione civile che potrebbe essere utilizzato per le opere più urgenti. Mi attiverò anche con Unionfidi regionale per vedere cosa si può fare”. Infine, ha annunciato un tavolo interassessorile sul problema, che riguarderà agricoltura, ambiente, attività produttive e sanità.
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