Senza Filtro - Una zona a rischio idrogeologico, un fiume in secca d’estate e soggetto ad esondazioni in inverno, un porto turistico da costruire “per forza” su terreni colpiti negli ultimi anni da ben tre alluvioni.
Questi gli elementi di una vicenda che si preannuncia come la “solita” storia italiana, nella quale si è disposti a sostenere l’insostenibile, a chiudere gli occhi davanti all’evidenza dei fatti, a “sorvolare” su eventuali rischi per il territorio e per la popolazione.
Su questa vicenda l’associazione ambientalista Fare Verde pubblica un vero e proprio dossier sul suo sito internet www.tarquinia.fareverde.it.
“Vogliamo informare la cittadinanza su questa vicenda- dicono quelli di Fare Verde- per far capire a tutti quali rischi si corrono a far costruire per forza un porto di quelle dimensioni, dentro la foce del fiume Marta e alle spalle dell’abitato di Marina Velka, in una zona già colpita da tre alluvioni che hanno provocato danni ingentissimi. Ogni settimana- dicono quelli di Fare Verde- sul nostro sito internet, proporremo una nuova puntata di questa incredibile storia.”