Senza Filtro -Si è chiusa ieri - lunedì 8 maggio alle ore 20,00 - dopo un mese in cui sono state ininterrottamente aperte le porte di ben cinque siti espositivi con altrettante mostre, la rassegna Arte e Cultura della Russia a Viterbo.
Un programma simile, per qualità, varietà e quantità, non si era mai visto prima a Viterbo, probabilmente in Italia.
Originale, perché presentato in un contesto incantevole per architettura, storia, monumenti, cioè il centro storico e il centro antico della Città dei Papi e il suo quartiere medioevale.
Un “unicum”, che solo Viterbo è stato in grado di offrire. Tutte insieme le cinque mostre hanno ottenuto uno strepitoso successo di pubblico e critica, registrando, nell’intero periodo, oltre quindicimila presenze. “Icona del Dio vivente” a Palazzo dei Papi (una grande rassegna di 200 icone russe antiche dalla collezione Orler, una delle più importanti del mondo), “Il fascino e il mistero delle Matrioske russe”, una collezione di oltre 130 pezzi rarissimi e “Nove pittori contemporanei dalla Russia” nel Palazzo degli Alessandri e, ancora, “Nove pittori contemporanei dalla Russia” nella pinacoteca di Palazzo dei Priori, una esposizione straordinaria ed eccezionale di collezioni pubbliche e private di tappeti russi antichi e moderni presso la Galleria del tappeto “San Pellegrino”, la mostra personale di Davide Orler “in Te mi sono compiaciuto” alla chiesa del Gesù.
Significativa la percentuale degli stranieri (dall’est europeo, americani, canadesi, portoghesi, inglesi, tedeschi, francesi, giapponesi in ordine di quantità), mentre molto variegata è stata la provenienza italiana, con tutte le regioni presenti sui libri delle firme. Il pubblico romano, com’è naturale, l’ha fatta da padrone.
Tante,da ogni parte d’Italia e particolarmente gradite le scuole di ogni ordine e grado che hanno aderito all’invito degli organizzatori di visitare la mostre. Molti i gruppi scientifici organizzati. Numeri che senza ombra di dubbio ripagano, in tutto e per tutto, gli investimenti per la promozione del territorio in ordine economico, intellettuale e organizzativo di enti pubblici e privati che hanno approvato e promosso l’evento, coordinato dalla associazione culturale “il Leone”. Non trascurabili anche, tra l’altro, i numeri per così dire “indotti”: le degustazioni di vodka e caviale, i pranzi e le cene a base di menù russi sia al “Sub Rosa” che alla Zaffera, hanno saputo attirare centinaia di turisti e visitatori. Le conferenze a tema presso il Centro Diocesano di Documentazione di Palazzo dei Papi, hanno interessato parecchie decine di studiosi.
L’annullo speciale filatelico a cura di Poste Italiane (il 22 aprile) ha aggiunto pubblico a pubblico. Rassegna stampa finale di ottimo livello con articoli, servizi, note su quotidiani e testate nazionali, TV pubblica e private, TV internazionali, radio, siti web. Hanno partecipato e contribuito al successo della manifestazione: Comune di Viterbo, Provincia di Viterbo, Regione Lazio, Unopiù S.p.A., Fondazione Carivit, Diocesi di Viterbo, Museo Colle del Duomo, Robur S.p.A., Associazione Russiarte, Sovrano Militare Ordine di Malta, il direttore artistico Alessio Paternesi, del quale sono stati particolarmente apprezzati gli allestimenti semplici ed essenziali, di ottimo gusto. La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha concesso il patrocinio.