Senza Filtro - Le facoltà di agraria e di scienze matematiche fisiche e naturali dell’Università della Tuscia hanno recentemente organizzato un’ importante iniziativa riguardante la ricerca spaziale in campo agrobiologico.
La prima parte di questa iniziativa si è realizzata in un convegno su “Agrobiologia ed esplorazioni spaziali, il ruolo dell’Università della Tuscia e del Lazio” che si è svolto il giorno 27 aprile 2006 alle ore 15 presso l’aula del consiglio della facoltà di agraria.
L’incontro è stato promosso dal Greab (Gruppo di ricerca in esoagrobiologia), recentemente costituitosi presso l’ateneo di Viterbo e coordinato dal Francesco Canganella.
Il gruppo comprende nove unità di ricerca, e coinvolge numerosi docenti e ricercatori delle due facoltà scientifiche.
Il convegno ha visto la partecipazione oltre che di Francesco Canganella, Francesco Saccardo, Giampiero Soressi e Silvano Onofri dell’Università della Tuscia, anche che di Battistelli (Cnr), di Lancia (Filas), di Piccolo (Società Aerosekur), e di Mariano Bizzarri e Filippo Graziani dell’Università La Sapienza.
Gli argomenti maggiormente trattati hanno riguardato tematiche legate agli aspetti agrobiologici caratteristici di ambienti spaziali, naturali o artificiali; inoltre sono stati presentati i risultati ottenuti dagli esperimenti scientifici con cui l’ateneo ha partecipato alla missione spaziale Eneide: Microspace, ideato dal gruppo di Canganella e Aes (Agrospace experiment suite), messo a punto dal gruppo di Saccardo in collaborazione con Marco Casucci.
Nell’ambito delle ricerche portate avanti dall’ateneo della Tuscia, ulteriore rilievo è stato posto alle attività sperimentali condotte da Silvano Onofri, il quale sta attualmente coordinando l’esperimento internazionale Expose life, approvato dall’Esa, per lo studio della risposta di licheni e funghi all’esposizione all’ambiente spaziale sulla stazione spaziale internazionale.
Gli interventi sulla progettazione di microcosmi ad hoc per produzioni vegetali destinati alla stazione spaziale internazionale o ad altri ambienti extraterrestri (es. Luna, Marte) di cui ha trattato Piccolo della Aerosekur, nonché sugli aspetti biomedici e biotecnologici legati alla ricerca spaziale di cui ha relazionato Bizzarri hanno concluso degnamente la manifestazione.
La seconda parte dell’iniziativa sulla ricerca spaziale in campo agrobiologico si è svolta il giorno 3 maggio con una giornata dedicata alla diffusione della cultura sui viaggi spaziali e sui voli in assenza di gravità, a cui ha partecipato la Associazione Cosmo Spaceland di Torino.
Questa seconda iniziativa, particolarmente dedicata a studenti dell’Università e delle scuole superiori, si è svolta attraverso la proiezione di filmati e l’illustrazione delle missioni che l’Associazione ha compiuto ed ha in programmazione.
E’ stato inoltre esposto un modello di capsula spaziale quasi in scala reale, con il quale i partecipanti hanno potuto effettuate simulazioni interattive di atterraggio grazie ad un software dedicato. Alla giornata hanno partecipato un buon numero di studenti universitari nonché alcune scuole superiori di Viterbo.
“E’ un peccato - sottolinea Canganella - riguardo a quest’ultima iniziativa, che la risposta delle scuole sia di Viterbo che della sua Provincia alla proposta in oggetto sia stata però largamente insoddisfacente visto che, nonostante i nostri sforzi di divulgazione, solo un 10% delle scuole contattate ha risposto positivamente al nostro invito".