- I sassolini del sindaco. Da qualche tempo Giancarlo Gabbianelli camminava ad un palmo da terra. Non per felicità. Ma perché le sue scarpe erano ormai piene. Questa mattina, è arrivato il momento di svuotarle. Sassolino per sassolino.
A partire dalle antenne per la telefonia mobile.
“Si ascrivono al primo cittadino dice Gabbianelli responsabilità che non ha, come l’installazione degli impianti. La nostra autorità in materia è limitata. Abbiamo fatto la nostra parte redigendo un regolamento restrittivo, più efficiente di quello regionale. Dopo le accuse verso di me a S. Barbara, ho dovuto leggere sotto un ponte la scritta Gabbianelli infame, per te ci sono tre lame”.
Poi la Pinetina: “E’ un’area edificabile sostiene il sindaco come stabilito dal vecchio piano regolatore. Il Comune non ha i soldi per l’esproprio del terreno e non possiamo svenarci per fare un acquisto a prezzi fuori dal mercato”.
Anche in questo caso, dopo le polemiche, al suo indirizzo sono arrivate scritte e volantini minatori.
Si passa all’ex biblioteca in via della Cava, distrutta da un bombardamento. Da mesi è all’opera un cantiere.
“Si minaccia l’invasione del consiglio afferma Gabbianelli ma il Comune non c’entra niente. Il recupero risale all’epoca Fioroni. L’Ater sta costruendo, ma si vuole imputare all’amministrazione la responsabilità di problemi, solo perché in fase di transazione, il Comune è riuscito ad ottenere un piano del futuro edificio”.
Poi vicende più vicine a noi. Come Chicco Moltoni, il criticato nono assessore.
“A chi dice che nove sono troppi continua il primo cittadino ricordo che la legge, per città come Viterbo, ne prevede fino a 14. Realtà simili a noi ne hanno un numero più alto. Ricordo Latina, dove sono 12, a Rieti 11, Grosseto 9. Non c’è nessuno scandalo. L’allargamento servirà a rendere più funzionale l’attività amministrativa”.
Ce n’è anche per le critiche al Cev: “Il Comune ha riconosciuto alla società 209mila euro precisa per lavori effettuati. Sulle società, stiamo lavorando per renderle più funzionali. Entro l’anno vanno messe sul mercato le aziende di trasporto. Ci stiamo confrontando sulla possibilità di realizzare strutture più agili”.
Non poteva mancare, il direttore generale Balducci.
“E’ un patrimonio per il Comune sostiene il sindaco quindi semmai, da premiare. Le consulenze di cui abbiamo usufruito negli anni, ci hanno permesso di mettere in campo un gran numero di progetti. Non sono mai state clientelari, ma utili agli scopi che c’eravamo prefissi”.
Ora le scarpe sono vuote. Ma fino a quando?