- Una botta al cerchio ed una alla botte.
A Viterbo le tasse aumentano, ma si continuerà a pagare meno rispetto ad altri capoluoghi italiani. Il sindaco Giancarlo Gabbianelli svela le cifre del bilancio 2006 (almeno una parte) e conferma gli aumenti: uno per mille in più sull’Ici per la seconda casa che arriva al 6.5 per mille e più 17 per cento sulla Tarsu.
Ma basta un poco di zucchero e la pillola degli aumenti va giù. Nella fattispecie, lo zucchero è il paragone con altre città, anche vicine, dove già da tempo si paga di più. Terni, Latina, Frosinone, Siena, Grosseto, tanto per citarne alcune, erano già lo scorso anno al 7 e tutte, Siena a parte, hanno un’aliquota più alta per la prima casa, aliquota che a Viterbo resta ferma al 4.5. Lo stesso vale per la Tarsu, che nella città dei Papi sale da 1,03 euro al metro quadro a 1.13. Poi c’è il risparmio di un milione e 924mila euro, ottenuto tagliando su consumi quali Enel, telefono, collaborazioni e feste varie, comprese quelle di S. Rosa.
Ritrovata l’unità nella maggioranza, dopo avere allontanato la voce fuori coro di Taborri, questa mattina, tutti nell’ufficio del sindaco, per spiegare che siamo tutt’altro che alla frutta e che nonostante i trasferimenti dallo Stato siano in picchiata, all’amministrazione non è mai mancata l’operatività. Anzi. I servizi sociali e le opere pubbliche crescono.
Attorno al tavolo del sindaco, Moltoni, Arena, Bracaglia, Federici, Contardo, Tasciotti, Soggiu, Scaramuccia e Gigli. Ma prima di cominciare c’erano anche Bruno e Mancinelli, consiglieri di minoranza, protagonisti di un episodio alla “Vengo anch’io, no tu no”. Avrebbero voluto assistere alla conferenza, ma il sindaco li ha invitati a uscire. Non avevano l’invito.
“E’ dal 2000 spiega Gabbianelli che le aliquote su prima e seconda casa a Viterbo sono tra le più basse d’Italia. Senza contare le detrazioni. 129,11 euro sulla prima casa a pensionati con 600 euro mensili o mille globali, o a chi è stato licenziato da più di dodici mesi. Ma anche l’aliquota che resta al 4.5 per mille per chi possiede una seconda casa e la concede a parenti in linea diretta. Tutte detrazioni che resteranno”.
Per la Tarsu, la legge prevede che debba coprire le spese per lo smaltimento rifiuti. Gli introiti attuali consentono di arrivare al 90%, con il 17% in più previsto, ci dovrebbe essere la copertura totale.
Ai viterbesi chiamati a fare qualche sacrificio, il sindaco comunque dice: “Quest’anno c’è stato un aumento, ma non è detto che il prossimo, le aliquote possano calare. Inoltre, prima ancora che ai cittadini, i sacrifici li ho chiesti agli stessi amministratori. A gennaio, su mia richiesta, è stata approvata una delibera che ridotto del 10 per cento i compensi a sindaco ed assessori ed ha diminuito il gettone di presenza di consiglieri comunali e circoscrizionali”.
La nota di Palazzo dei Priori
Con tutti i capigruppo di maggioranza il sindaco Gabbianelli ha tenuto questa mattina la conferenza stampa inerente alcuni punti fondamentali degli atti propedeutici all’approvazione del bilancio comunale.
“La volontà è precisamente quella di portare all’attenzione della pubblica opinione la realtà dei fatti, dando ampio chiarimento su alcuni punti del bilancio sui quali la stampa nei giorni scorsi si è particolarmente concentrata”, ha detto il sindaco Gabbianelli.
Il sindaco ha evidenziato come il comune non abbia mai tagliato servizi alla cittadinanza, nonostante le evidenti difficoltà a livello nazionale, con la diminuzione dell’erogazione dei fondi da parte dello Stato, che hanno portato moltissimi comuni a dover effettuare tagli sensibili: "Il ricorso alla finanza creativa ci ha permesso sempre di compensare i tagli, e non da ieri - ha detto - voglio ricordare come dal 2000 (prima amministrazione Gabbianelli) abbiamo diminuito al 4,5 per mille l’aliquota sulla prima casa ed al 5,5 per mille quella sulla seconda. L’aliquota del 4 per mille inoltre è stata adottata per gli immobili con scopi non a fini di lucro, e sempre il 4 per mille a favore di proprietari che recuperano immobili di rilevanza storica. Una tassa tra le più basse in Italia, e questo ci è stato riconosciuto in più occasioni a livello nazionale”.
Ora, con il nuovo bilancio, l’aliquota del 5,5 per mille si alzerà di un punto: “Sono sette anni che tutto è rimasto invariato - ha detto il sindaco - e nonostante questo, le città italiane di riferimento hanno tutte aliquote più alte; pur con l’aumento, siamo ancora nella fascia più bassa di tassazione. Fermo restando che l’Ici è determinata annualmente, quindi il prossimo anno potrebbe anche essere corretta nuovamente verso il basso, abbiamo già deciso di chiedere alla Regione Lazio finanziamenti che, se concessi, permetterebbero alla maggioranza dei viterbesi che vivono nell’unica casa che possiedono di non pagare alcunché”.
Novità anche riguardo la Tarsu: per coprire interamente il costo del servizio, ci sarà un aumento del 17%. In pratica, da un euro,03 ad un euro,13 al metro quadrato. Anche in questo caso , nonostante l’aumento, la tassa di Viterbo rimane inferiore a quelle applicate nelle città di riferimento come Latina, Perugia e moltissime altre.
“Voglio inoltre ricordare - ha detto Gabbianelli - che su mia proposta il 27 gennaio scorso è stata portata in consiglio comunale la proposta di riduzione del 10% degli emolumenti spettanti al sindaco, agli assessori , ai consiglieri comunali e circoscrizionali. Un segno in più della nostra attenzione alla comunità viterbese e della nostra volontà di non mettere le mani in tasca ai cittadini, ma di voler procedere ad una politica di contenimento e risparmio in modo serio e ragionato.Non a caso, con il pieno accordo di tutte le forze della maggioranza, siamo riusciti a limitare le spese comunali di circa 4 miliardi delle vecchie lire”.
“Ho esposto queste argomentazioni - ha concluso il sindaco - non senza un giustificato orgoglio per le modalità che tutti insieme abbiamo scelto per offrire risposte serie alla città”.