- C’era davvero tanta gente alla manifestazione dell’altro giorno. Il vicolo in cui ha sede il nostro circolo era gremito di persone che hanno sentito il bisogno di dare, con la presenza, la loro solidarietà e di manifestare lo sdegno per un atto barbarico e grave quale l’attentato incendiario del 1 maggio.
Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato, dai rappresentanti delle istituzioni locali, al presidente della Provincia Mazzoli, dal capogruppo di Rifondazione alla Regione Ivano Peduzzi, alle rappresentanze politiche locali e provinciali dei partiti dell’Unione, grazie anche al sindacato Filcem-Cgil, e a Luigi Cimarra per la sua profonda e appassionata ricostruzione storica.
Desideriamo rivolgere un ringraziamento particolare anche ai cittadini e soprattutto alle persone che abitano vicino al circolo, sicuramente quelle che più di ogni altro hanno corso un grande pericolo quando si è sviluppato l’incendio che ha gravemente danneggiato il portone di legno posto all’ingresso del locale.
Il rapporto tra il Circolo di Rifondazione Comunista e gli abitanti di via delle Palme è da sempre caratterizzato da stima e cordialità reciproca. Il grave episodio del 1 maggio ha profondamente scosso la tranquillità di queste persone, che mai avrebbero pensato che un simile avvenimento potesse aver luogo, tenuto conto che Rifondazione ed i suoi rappresentanti sono quotidianamente impegnati a veicolare un messaggio politico e culturale democratico, pacifico e sistematicamente garante della libertà di espressione di tutti.
E’ in virtù di tali motivazioni che comprendiamo la paura generata da quel vile atto e che ci attiveremo perché ciò non abbia a ripetersi, così come stanno facendo le forze dell’ordine e le istituzioni locali.
Il successo della manifestazione del 4 maggio, che ha visto uniti istituzioni, partiti, associazioni e cittadini, rappresenta il punto di forza di una ferma e decisa condanna all’episodio che ha coinvolto il nostro partito e che si configura quale spia di un modo di intendere la vita sociale, culturale e politica improntata sulla violenza e sulla prevaricazione dell’altro, mai considerato come interlocutore all’interno di una democratica dialettica politica (quale noi la intendiamo), bensì esclusivamente come nemico da annientare.
Il 4 maggio ci ha visto uniti e insieme anche nella celebrazione del centenario della nascita di Enrico Minio, dalla commemorazione istituzionale del mattino presso la sede comunale, ai momenti di riflessione politica del pomeriggio davanti alla sede del nostro circolo.
Nel corso della giornata è stata delineata la figura di quest’uomo, “operaio comunista”, partecipe appassionato e diretto nella elaborazione del testo della nostra Costituzione, parlamentare, intellettuale, profondamente legato a Civita Castellana ed alle sue radici operaie, che ha voluto tenacemente mantenere vive fino alla fine.
E quando è stato sindaco di Civita Castellana, in virtù di quel legame è stato “il sindaco di tutti”, garantendo libertà di espressione, partecipazione e trasparenza a tutti, anche ai suoi avversari politici. Comunista ed antifascista, coraggioso ma mai fazioso.
E’ necessario rinnovare ogni giorno la preziosa eredità morale e civile che Minio ci ha lasciato: l’importanza delle conquiste democratiche ed un patrimonio di ideali più che mai vivi ed attuali.
Partito della Rifondazione Comunista SE
Circolo E.Minio
Civita Castellana