Senza Filtro - L’università della Tuscia conferma il suo impegno a sostegno della cultura e della conservazione del grande patrimonio artistico e monumentale della provincia di Viterbo.
Sollecitata dall’amministrazione comunale di Orte, ha accettato di buon grado di sostenere un progetto per il quale, lo stesso Comune di Orte e la Regione hanno già stanziato 1.100.000 euro.
Primo lotto per avviare i lavori di restauro dell’ex carcere. Un imponente immobile nel centro storico del paese che fu costruito nel 1540. Presso la sede comunale presente l’assessore provinciale ai rapporti con l’università e alla formazione Giuseppe Picchiarelli ed il direttore amministrativo dell’università Giovanni Cucullo, è stato sottoscritto dal magnifico rettore Marco Mancini e dal sindaco di Orte Dino Primieri un protocollo d’intesa per restaurare lo storico ed importante palazzo.
L’ateneo viterbese metterà a disposizione le professionalità interne, che guideranno i lavori di ristrutturazione assicurando rigorosi criteri di professionalità, la direzione dei lavori. Una volta terminato il restauro, il palazzo ospiterà alcune attività didattiche dell’Università in settori di particolare rilievo per il territorio: da master a lauree triennali e magistrali.
“La presenza dell’Ateneo viterbese- ha specificato il sindaco di Orte- è motivo di grande soddisfazione perché qualificherà in una maniera del tutto particolare il progetto di recupero di uno degli immobili più importanti della città”.
“E’ con vero piacere-ha sottolineato il magnifico rettore Marco Mancini- che forniamo la nostra collaborazione sia sul piano strategico sia sul piano della progettualità didattica.
Il palazzo che risale al 1540 è stato nel settecento un seminario. Dopo l’Unità d’Italia fu sede della caserma dei carabinieri e dal 1891 carcere mandamentale. Chiuso dopo pochi anni fu adibito a varie attività finché 20 anni fa fu abbandonato a se stesso.