Senza Filtro - Se il buongiorno si vede dal mattino!
Nonostante Milano disti centinaia di chilometri, non possiamo fare altro che esprimere la nostra stima e solidarietà al Ministro Moratti, candidata a sindaco del capoluogo lombardo per la coalizione di centro destra, sicuramente amica, anche se non è questo il motivo per cui vogliamo dire la nostra.
Dopo una decina di giorni dalle elezioni, che hanno indiscutibilmente fotografato un’Italia divisa esattamente a metà, ci siamo subito rese conto che l’importante è alzare la voce. Pare che sia questo il modus vivendi degli elettori, e forse non solo, dell’Unione.
Allo scorrettissimo atteggiamento tenuto contro la signora Letizia Moratti il 25 aprile scorso, aggredita verbalmente mentre accompagnava al corteo della liberazione l’anziano papà, deportato durante la seconda guerra mondiale, hanno concesso un meraviglioso bis, fischiandola e costringendola a lasciare il corteo del 1° maggio.
Tutti ricordano come l’invito giungesse dalla triplice sindacale, una sorta di atto dovuto per tentare di cancellare l’indecorosa aggressione del 25! Se è questo il modo di rimediare, abbiamo paura nel pensare cosa saranno capaci di inventarsi nei prossimi mesi.
Cara Letizia, non ci fanno paura, non ci intimorisce chi urla o fischia perché non ha nulla da dire o, peggio, perché non ragiona con la sua testa ma si fa strumentalizzare da chi, in posizioni più alte, finge di porgere la mano!
Temo molto di più la dichiarazione del candidato a sindaco del centrosinistra che si espresso più o meno così: “Cosa ci fa un padrone al corteo del Primo Maggio?”
Se non ci sbagliamo, questa data è universalmente nota come la giornata dei lavoratori, tranne in Italia, dove si è trasformata in un surrogato delle feste dell’unità! Forse il primo decreto legislativo del prossimo governo servirà a cambiare il nome della festa, da quella dei lavoratori a festa degli operai, eliminando definitivamente e legalmente chi esce ogni mattina alle 8 e torna la sera per lavorare nella propria azienda, e non “sotto padrone”! D’altronde non è gente che lavora… ma si prodiga in uno splendido hobby!
Aggressione simile anche per il ministro Buttiglione, nella perla dell’industria automobilistica piemontese, colpevole solo di essere il candidato a sindaco di Torino, guarda caso, per il centro destra. L’invito a lui rivolto è stato più elegante: “Tornatene a Roma!”, anche se il senso finale non cambia, che siano opposizione o maggioranza, con la loro filosofia non riescono a far altro che demonizzare e insultare l’avversario politico.
Dove sono finiti quelli sempre pronti a urlare contro violenze politiche?
Riusciranno mai a condannare comportamenti scorretti come quelli tenuti contro i due esponenti della Casa delle libertà? Forse conosciamo già la risposta, ma non abbiamo mai avuto preconcetti, quindi non inizieremo ora e non possiamo far altro che sperare in un abbassamento dei toni.
Il movimento Azzurro Donne, con queste poche parole, vuole esprimere solidarietà all’amica Letizia e all’amico Rocco, e soprattutto portare l’attenzione di tutti gli elettori su valori fondamentali come il rispetto e la tolleranza, e invitarli, per la prossima tornata elettorale, a pensare seriamente alle conseguenze a cui, con un diritto/dovere fondamentale come il voto politico, si obbligano tutti gli italiani.
La coordinatrice provinciale Azzurro donna FI
Teresa Pierini