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Michele Bonatesta |
- E’ partito il toto presenze per la festa di Laura Allegrini per l’elezione a senatrice. Quando si dice che la politica fa miracoli.
Chi sarà presente? Chi se ne starà a casa? Una cosa sembra certa, almeno leggendo l’invito inviato dalla neo senatrice: “Sarà presente il senatore Francesco Storace”.
E gli altri? Soggiu ci sarà? E il senatore uscente nonché presidente dimissionario di An?
Bonatesta, lei ci sarà ai festeggiamenti della Allegrini e Storace?
“Se qualcuno riuscisse a spiegarmi cosa c'è da festeggiare, senz'altro. Ma non ci sarò. Spero comunque che l'occasione possa servire a Storace per spiegare cosa, almeno lui, viene a festeggiare a Viterbo. Il fatto che, su ventidue Regioni in tutta Italia, sia riuscito a far passare il principio delle quote rosa solo nel Lazio e che, nel Lazio, sia riuscito a privilegiare Viterbo che aveva ben due parlamentari uscenti? Certo: come viterbesi non possiamo che essere orgogliosi. Su quarantuno senatori nominati in tutta Italia, l'unica quota rosa è di Viterbo e la dobbiamo a Francesco Storace. Grazie, Storace”.
Insomma le scelte di Storace non le sono piaciute?
“Su sei senatori nominati nel Lazio, Storace si è preoccupato solo di circondarsi di amici suoi: ben cinque, per l'esattezza. Lui per primo, Cesare Cursi, Laura Allegrini, Andrea Augello e Gramazio. Forse viene a Viterbo per spiegarci la ratio politica di queste scelte. O forse viene per festeggiare l'azzeramento di una intera classe dirigente provinciale di Alleanza nazionale, quella stessa classe dirigente che non era stata certo avara di risultati elettorali per lui ed i suoi amici nelle recenti consultazioni ai vari livelli”.
Ma nel Lazio ha vinto.
“Ha vinto Alleanza nazionale, lui ha perso. Abbiamo ripreso solo ed esclusivamente i voti del partito conquistati alle ultime regionali. Che fine ha fatto il 7 per cento della Lista Storace? Dove sono andati quei voti che avremmo dovuto recuperare grazie al suo posizionamento come capolista? Nel Viterbese questi voti non li abbiamo visti. O non è più amato lui, o non sono state condivise le sue scelte”.
Che significa?
“Probabilmente niente. Forse tanto. Comunque, tra un festeggiamento e l'altro, domani potrebbe anche chiarirlo a chi dovesse intervistarlo. E allora l'occasione potrebbe essere buona anche per chiarire, una volta per tutte, come mai qualcuno, in occasione delle ultime regionali, pur facendo parte del comitato della Lista Storace nel Viterbese, faceva riunioni chiedendo di far perdere il partito e, contemporaneamente, raccoglieva firme per Alternativa sociale. A queste riunioni, sia pure indignandosi, c'era pure il suo amico abusivo Mario Soggiu, quello che mi fu chiesto di lasciar vincere al congresso provinciale precedente. Ma tornando a chi raccoglieva firme per Alessandra Mussolini alla regionali, si tratta di gente che, se non sono male informato, ancora oggi figura in organismi di vertice di Alleanza nazionale. Anche qui, c'è una ratio politica?”.
Ma lei non era amico di Francesco Storace?
“Certo ma esiste un detto per cui… dagli amici mi guardi Iddio….
Ora ci sono le nomine. I voti del territorio non servono più. Finché dura, però!”.