Senza Filtro -
Al presidente prima circoscrizione del comune di Viterbo.
Oggetto: richiesta di convocazione urgente della prima commissione.
Rif. semaforo delle Pietrare .
Il problema del semaforo di via delle Pietrare, incrocio viale Armando Diaz, è già stato oggetto di ripetuti interventi, anche polemici, alla presenza dell’assessore Zucchi che proprio in sede di consiglio circoscrizionale ha affermato che, su tale incrocio, si registrano 600 infrazioni semaforiche al mese .
Capisco che, per le esauste casse comunali, incamerare oltre € 80.000/mese sia “una mano santa” ma non si possono sottrarre tali risorse dalle tasche dei cittadini “automobilisti” che passano col semaforo rosso solo perché la strumentazione di controllo è tarata in modo errato.
La sicurezza stradale è il primo obiettivo posto alla base del codice della strada, non si deve confondere la sicurezza con la necessità di “fare cassa”; le infrazioni, quelle vere, devono essere sanzionate e ci si deve attivare per la prevenzione, per evitare che le infrazioni stesse vengano commesse: una pubblica amministrazione seria deve operare in modo tale da prevenire le infrazioni, deve produrre il massimo sforzo affinché i cittadini evitino di commetterle.
In allegato alla presente ho predisposto una relazione tecnica (sono laureato in matematica) da cui si evince che il tempo di accensione della luce “gialla” [5”] è insufficiente per consentire l’arresto di un veicolo che procede a Km/h 50 e si trova a meno di m. 36,00 dalla linea d’arresto dell’intersezione semaforica.
Presso gli uffici comunali non mancano certamente tecnici, ingegneri o geometri in grado di verificare ed eventualmente contestare il risultato della mia relazione, proprio per questo chiedo che venga convocata quanto prima la prima commissione del Consiglio Circoscrizionale, e che alla riunione siano invitati tanto l’assessore (parte politica), quanto il tecnico responsabile della definizione dei parametri di impostazione del complesso “semaforo + documentatore delle infrazioni semaforiche” per discutere e calcolare dati alla mano se sia equo o meno che la durata della luce gialla sia solo di 5”; sarebbe grave “scoprire” che la durata (insufficiente) di accensione della luce gialla è stata stabilita dai tecnici della ditta che ha installato l’apparecchiatura e che percepisce un aggio solo “sulle sanzioni” che vengono documentate dalla stessa.
Personalmente ritengo che, vista la forte pendenza di via delle Pietrare e la limitata visibilità del semaforo per chi percorre tale strada verso viale Diaz (m. 32 circa) sia opportuno adottare la seguente soluzione: imposizione, su tutte le strade convergenti verso l’incrocio semaforizzato, del limite di Km/h 40 lasciando a sec. 5 la durata del giallo. Una volta imposto il limite di Km/h 40, se gli automobilisti non rallentano giustamente devono essere sanzionati.
Adottando la soluzione proposta si pone in essere una sana politica di prevenzione stradale, si eviterebbero incidenti (leggasi tamponamenti) dovuti a frenate troppo brusche da parte degli automobilisti timorosi di essere “immortalati” dalla fotocamera.
Adottando una tale soluzione, potrebbe diminuire drasticamente il flusso di denaro che affluisce alle casse del comune ( € 80.000/mese); la Giunta comunale, sindaco ed assessore al traffico in testa, devono decidere se è più importante la sicurezza dei cittadini o “fare cassa”.
Alessandro Pellegrini
Capogruppo Prc. prima circoscrizione
Relazione tecnica
Determinazione delle “condizioni di sufficiente sicurezza” per fermare un veicolo prima della linea d’arresto alle intersezioni semaforiche.
Con la presente relazione si dimostra che un veicolo che viaggia a Km/h 50 e si
trova ad una distanza inferiore a m. 36,00 dalla linea di arresto
non può fermarsi “in sicurezza” prima della linea d’arresto medesima.
Il comma 10 dell’art. 41 del D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 (C.d.S.) prevede, in maniera esplicita:
“Durante il periodo di accensione della luce gialla, i veicoli non possono oltrepassare gli stessi punti di cui al comma 11 [la striscia di arresto n.d.r.], a meno che non vi si trovino così prossimi, al momento dell’accensione della luce gialla, che non possono più arrestarsi in condizioni di sufficiente sicurezza; in tal caso devono sgombrare sollecitamente l’area di intersezione con opportuna prudenza.”
Il comma 2 dell’art. 2 del C.d.S. definisce e classifica la tipologia delle strade, in particolare in un centro urbano possono essere presenti le strade di tipo:
“D” di scorrimento,
“E” urbane di quartiere.
Il successivo art. 142, al comma 1, stabilisce, in merito al limite di velocità, “… i 50 Km/h per le strade nei centri abitati, con la possibilità di elevare tale limite fino ad un massimo di 70 Km/h per strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli apposi segnali.”
All’interno dei centri urbani, tutt’al più si può circolare a Km/h 70.
L’art. 167 del D.P.R. 16 dicembre 1992 n. 495 (Regolamento), al comma 2 prescrive che per i semafori: “… Le luci devono risultare facilmente riconoscibili ad una distanza di avvistamento minimo pari a 75 m. per le luci di diametro 200 mm. e 125 m. per le luci di diametro 300 mm. .”
Nei centri abitati si usano, di norma, lanterne semaforiche con diametro 200 mm, mentre sulle strade extraurbane (limite Km/h 90) si usano quelle da 300 mm.: questi elementi consentono di identificare le “condizioni di sufficiente sicurezza” per fermare un veicolo prima della linea d’arresto alle intersezioni semaforiche.
Per facilità di calcolo, considerando che nella rilevazione della velocità viene sempre considerato un possibile “errore strumentale” del 5%, con un minimo di Km/h 5, prendiamo in considerazione:
a) un veicolo che viaggia, all’interno del centro urbano, ad una velocità di Km/h 72
(pari a m/s 20)
b) un altro veicolo che viaggia a Km/h 90 (pari a m/s 25) su strada extraurbana.
La formula fisica che lega tra loro lo spazio necessario per fermare un veicolo in funzione dell’accelerazione (che quando è negativa, con azione frenante comunemente è chiamata decelerazione ) ed il tempo, è la seguente:
s = at2/2 o, l’equivalente s = vt/2 essendo a = v/t
conoscendo lo spazio (m. 75) e la velocità del veicolo (m/s 20) il tempo necessario per fermare la corsa del mezzo risulta essere: t = 2s/v cioè 2*75/20 = 7,50 secondi.
Conoscendo il tempo necessario a fermarsi e lo spazio percorso, l’accelerazione (negativa) o decelerazione risulta: a = 2s/ t2 cioè 2*75/56,25 = 2,67 (m /s2).
2,67 m /s2 è il valore della decelerazione per “fermarsi in sicurezza” da non confondere con il valore della decelerazione che deve raggiungere un veicolo nuovo o che si sottopone a “revisione”, infatti tale valore “al limite del bloccaggio delle ruote” (frenata di emergenza) può raggiungere i 5,4 m /s2, così come previsto dalla direttiva n. 98/12 CE del Ministero delle infrastrutture.
Nel caso di strada extraurbana, (lanterne semaforiche avvistabili da m. 125) si ottiene il seguente risultato:
t = 2s/v ; 2*125/25 = 10,00 secondi; decelerazione a = 2s/ t2 ; 2*125/100 = 2,50 (m /s2).
I due valori sono molto vicini tra loro e confermano la correttezza del calcolo eseguito: non deve stupire che nel caso di “velocità più elevata” il valore dell’accelerazione sia “leggermente inferiore”, perché quanto più è veloce un veicolo, tanto più è soggetto ad imprevisti e comportamenti anomali quindi deve decelerare in modo meno violento.
Da quanto precede, è dimostrato che la decelerazione per fermare “in condizioni di sicurezza” un veicolo in un centro urbano, è di 2,67 m /s2 , cioè ad ogni secondo che passa la velocità del veicolo diminuisce di 2,67 metri al secondo.
Nel caso in esame, poiché il tempo di accensione della luce semaforica gialla è di 5 secondi, come dichiarato dal Comando Polizia Locale o, di 5,02 5,03 secondi come si evince dalle fotografie in possesso del citato Comando, con la decelerazione indicata, un veicolo diminuisce la sua velocità, in 5,03 secondi, di m/s 13,43, la velocità consentita nel tratto di strada di cui trattasi è fissata in Km/h 50, pari a m/s 13,88: il tempo di accensione della luce gialla non è sufficiente a consentire ad un veicolo di fermarsi in sicurezza . In particolare un veicolo che viaggia a Km/h 50, sottoposto ad una decelerazione di 2,67 m /s2 per 5 secondi, percorre m. 36,08, se il veicolo si trova a meno di m. 36,08 dalla linea di arresto non può fermarsi prima di essa.
dott. Alessandro Pellegrini