Senza Filtro - E' proprio il caso di dire che "quanno se dice er vero je se drizza o pelo...!"
Il sindaco e con lui la maggioranza che è rimasta di questa amministrazione afferma che confondiamo la conferenza dei servizi con un non che di specificato, non solo, ma sottolinea la presenza in consiglio comunale come uno dei cardini dell’azione di consigliere (come se un consigliere assente si disinteressi delle faccende del suo paese), ma tant’è!
Si tranquillizzi il sindaco, nessuna confusione!!!
Se la conferenza dei servizi è uno strumento innovativo di cui ci si serve nei procedimenti che coinvolgono più servizi comunali od una pluralità di enti e di servizi interni, la sua importanza nella definizione del procedimento è anche quella di individuare in modo certo ed inequivocabile quanto viene richiesto all’imprenditore/i in termini di documenti, autorizzazioni ed interventi.
Secondo il principio della trasparenza degli atti sia l’imprenditore, sia il tecnico incaricato di realizzare l’opera vengono invitati a partecipare ed a confrontarsi con i rappresentanti degli enti nel corso della conferenza dei servizi.
La conferenza dei servizi però non coinvolge solo l’imprenditore, ma può interessare ed in questo caso secondo noi deve interessare, anche i soggetti portatori di interessi pubblici o privati, individuali o collettivi, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dalla realizzazione del progetto dell’impianto produttivo.
La convocazione viene effettuata, di norma, dal responsabile dello sportello unico, nel caso di variante Puc l’indizione viene effettuata dal sindaco, su richiesta dello Sportello, rendendo espressa la specifica motivazione a fondamento dell’iniziativa.
In caso di variante la conclusione del procedimento è portata a 150 giorni dalla conferenza referente, occorrendo l’acquisizione del provvedimento di approvazione della variante da parte del consiglio comunale.
Come mai il signor sindaco e con lui il responsabile del 2° settore e i consiglieri firmatari della rimasta maggioranza sono come al solito corti di memoria?
Dimenticano quanto già ribadito nella nota del 28 aprile cui rispondono che questa opposizione è stata sempre ed è contraria alla discarica e dello stesso avviso è anche il comitato dei cittadini, riconosciuto dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Viterbo e conosciuto personalmente dal signor sindaco di questo Comune, nonché i membri di opposizione della commissione consigliare all'uopo istituita, quindi quantomeno alla commissione doveva essere portata la conoscenza visiva del piano di caratterizzazione della discarica e ugualmente portata a conoscenza dell'affidamento della redazione del progetto definitivo di messa in sicurezza dell'area di cui trattasi.
Questa sarebbe stata una normale prassi democratica di procedura, anzi, una chicca sarebbe stata quella di portare il tutto alla discussione del consiglio comunale all'uopo convocato.
Ma, come più volte rimarcato, il comportamento di quello che rimane di questa maggioranza è privo di ogni rapporto dialettico e quest'ultimo accadimento non può far altro che riaffermarlo.
Passiamo al secondo argomento: "Programma Bacino del Treja - Approvazione convenzione".
Se è pur vero che sia lecito farsi delle domande altrettanto lecito è aspettarsi delle risposte.
Ma perchè mai tanto accanito accaloramento?
Noi abbiamo votato una convenzione in cui le finalità sono: "...recupero, sviluppo economico e valorizzazione turistica dei territori comunali del Bacini del Treja...".
Partecipare , insieme ad altri enti, ad una convenzione certamente non fa venir meno il ruolo del comune, ma sottolinea una “delegatio”, una temporanea diminuzione su tali competenze, delegate e riconosciute dalla sottoscrizione della convenzione stessa al Parco regionale del Treja.
Orbene se capofila di questa convenzione è il Parco Regionale del Treja, al suo presidente ci si è rivolti, affinché si faccia portatore e garante della chiusura della discarica, che certamente non valorizza e non ha valorizzato turisticamente il territiorio, e del controllo dello stesso in tutto il Bacino.
Questo per tacitare la coscienza per i precedenti ed ancora attuali silenzi.
Abbiamo forse chiesto la luna? O forse abbiamo toccato la suscettibilità di qualcuno?
Le medaglie hanno sempre due facce!
Forse che la discarica non insiste sul Bacino del Treja?
Forse che la Valle Suppentonia non insiste sul Bacino del Treja?
Egregio signor sindaco, e con lei il suo seguito, dovrebbe essere contento di avere l'ausilio di altre persone per la salvaguardia del territorio, perché quattro occhi vedono meglio di due, se dopo tante iniziative da lei propagandate, qualcosa che era sotto gli occhi di tutti vi è sfuggita!
Se altre istituzioni si sentiranno investite in prima persona, può darsi che ciò non accada più.
Lei, voi, parlate di confusione, delega, sostituzione, qui se c'è qualcuno che ha le idee confuse non siamo noi...!
Non pretenda sempre di avere ragione e non offenda continuamente coloro che con immani difficoltà, cercano di darle un’opinione diversa…. dalla sua!!
Accetti il consiglio di salvare il salvabile e tutti voi che vivete nel nostro stesso ambiente, unitamente ai nostri sforzi, si cerchi, tutti insieme, di lasciare ai nostri figli un paese vivibile.
Nella speranza di aver chiarito, se ce ne fosse il bisogno…….
I consiglieri di opposizione
Pietro Maria Paolucci
Rodolfo Mazzolini
Giuseppe Darida
Rinaldo Grandicelli