Senza Filtro - Nell’ultimo scorcio della passata legislatura, una riforma elettorale che ha privato gli elettori della possibilità di scegliere i propri rappresentanti ed una riforma costituzionale tanto fumosa quanto inconcludente nel tentativo di sovrapporre al confronto democratico il mito dell’uomo forte, hanno posto le premesse per un rinnovata e generosa domanda della società civile.
La domanda di accertare il grado di rappresentatività degli uomini della politica. E’ giunto il momento, dopo i trascorsi lunghissimi anni della progressione/regressione a causa del bipolarismo, di misurare la forza del territorio e degli elettori per ricostituire un saldo rapporto del Paese con le sue istituzioni.
Il Comune è il luogo elettivo della ricongiunzione dei valori di rappresentatività, condivisione, partecipazione e responsabilità. A dirla tutta, tra un invisibile e sconosciuto deputato o senatore scelto chissà perché e da chi ed un consigliere comunale conosciuto personalmente e perfettamente al corrente delle dinamiche locali noi preferiamo quest’ultimo.
Si dirà, ma ha una visione atomistica della società. Non lo si può opporre alla globalizzazione. Non è vero. Il complesso dei consiglieri comunali, opportunamente valorizzato come istituzione della società civile, è oggi più rappresentativo di altre reputate sedi di rappresentanza.
La riforma elettorale, disgiunta da momenti di costruzione democratica delle candidature, dona il frutto avvelenato di un Parlamento lontano dalle domande della società civile. Poiché sopra ogni cosa ci deve stare a cuore la salute della Nazione e della Repubblica, il territorio deve soccorrere lo Stato con le sue riserve di energie racchiuse nel cuore democratico dei Comuni.
Noi pensiamo e vogliamo che il Comune sia riconosciuto e valorizzato come il luogo nel quale si forma quella ragionevole base di valori condivisi sui quali una società vitale e vivace. Famiglia, scuola, lavoro, produzione, centri sociali laici e religiosi, sanità debbono trovare risposte efficienti e soddisfacenti nel Comune , il luogo della comunità nel quale ognuno si aspetta che si abbia cura uno dell’altro.
Con queste intenzioni convochiamo a Nepi una riunione di persone che si interroghino sull’opportunità di dare alla società civile che lo chiede risposte di comunità attraverso una rinnovata azione dei Comuni, perché in loro e nei loro territori risiedono le speranze di superare la crisi di solitudine e di pessimismo che tutti ci sovrasta.
Incontriamoci sabato 3 giugno a Nepi, nei locali del Comune, per riflettere insieme. Interverranno senatore Alberto Monticane (Italia Popolare) Alessandro Diotallevi (Italia Popolare) Franco Vita (sindaco di Nepi) - Marco Agrestini (Assessore Laocoonte) Moreno Mengari (Assessore Ambiente Comune di Nepi) .