Senza Filtro - All’Università degli Studi della Tuscia arriveranno, per la prima volta nella sua storia, 9 giovani che svolgeranno servizio civile.
La presidenza del consiglio dei ministri ha infatti approvato il progetto Arci “Università sempre aperta agli studenti 2” ed ha pubblicato il bando di concorso sulla Gazzetta Ufficiale N.39 IV del 23.5.06 Serie Speciale Concorsi. Ma le modalità per accedere al concorso si trovano anche sul sito dell’Università della Tuscia www.unitus.it.
Il termine per la presentazione delle domande scade il 23 giugno prossimo. Il progetto ha lo scopo di estendere la fruibilità di segreteria studenti e delle biblioteche dell’Ateneo viterbese attraverso l’impiego di volontari del servizio civile.
I giovani assicureranno anche l’implementazione dell’attività di assistenza ed orientamento e dell’utilizzo degli strumenti informativi sia cartacei sia on-line, la semplificazione di immatricolazioni, trasferimenti, scadenze, delle attività formative universitarie e forniranno informazioni su borse di studio, tesi di laurea, bandi e calendari dei corsi.
Saranno impegnati anche a provvedere alla prima accoglienza degli immatricolati e ai loro bisogni primari. Il servizio civile durerà 12 mesi. Potranno accedere alle selezioni i giovani che non abbiano superato i 28 anni d’età, che non abbiano già rapporti di collaborazione con l’Università della Tuscia e coloro che non hanno mai svolto questo tipo di servizio civile. Potranno chiedere di essere ammessi al concorso anche quelli che hanno adempiuto agli obblighi militari sia direttamente sia come obiettori di coscienza attraverso il servizio civile.
La selezione verrà effettuata da un’apposita commissione che valuterà i titoli e la prova orale. Agli iscritti ai corsi di laurea delle Facoltà dell’Ateneo della Tuscia saranno assegnati 6 crediti formativi. I volontari ammessi potranno partecipare gratuitamente al corso per il conseguimenti del patentino europeo del Computer presso il centri di Calcolo dell’Università della Tuscia.
Partner di questo progetto sono la Camera di Commercio, la Federlazio e l’Archivio di Stato di Viterbo che metteranno a disposizione dei giovani i propri archivi e le proprie banche dati al fine della realizzazione di una ricerca sul mondo del lavoro giovanile. “E’ un risultato molto importante sia per l’Università, ha detto il magnifico rettore professor Marco Mancini, sia per gli stessi giovani che avranno modo di acquisire professionalità utili per l’inserimento nel mondo del lavoro. L’approvazione di questi due progetti è un ulteriore riconoscimento alla elevata qualità dell’offerta dell’ateneo viterbese che va sempre più affermandosi in svariati campi della cultura e della scienza.