Senza Filtro - I Comunisti Italiani di Bolsena hanno presentato al sindaco Equitani una richiesta invitandolo a rivedere il progetto relativo alla sproporzionata aiuola costruita lungo la via Cassia.
L’opera è infatti giudicata “orrenda” dalla totalità dei cittadini e, quel che più conta, è anche estremamente penalizzante per le attività commerciali della zona perché di fatto, occupando per intero la parte prima destinata al parcheggio delle autovetture, allontana i potenziali acquirenti dai vari negozi presenti.
Lo sanno bene i commercianti che, vedendo dimezzati gli incassi giornalieri, hanno più volte cercato di convincere il sindaco a soprassedere all’attuazione dell’opera o quanto meno a restringere l’ampiezza dell’aiuola, giudicata inutile e fine a se stessa.
Questo delle opere pubbliche fini a se stesse è però il tratto distintivo di Equitani che, incurante degli eventuali effetti negativi che le “sue” scelte producono nel tessuto commerciale di Bolsena, prosegue imperterrito nella sua idea di “paese da cartolina”.
Ne è riprova l’ormai famosa opera faraonica nell’ex campo sportivo con una piazza nata col presupposto di accogliere il mercato settimanale, che è poi diventata pian piano parcheggio per vetture “leggere”, come testimonia il divieto di accesso per veicoli con peso superiore a 20 q.li (non sarà per caso che la struttura non sopporterebbe pesi superiori?).
Attendiamo fiduciosi che venga posto un cartello indicante il parcheggio per sole biciclette (possibilmente da corsa, notoriamente più leggere delle normali!).
La ciliegina sulla torta poi il sindaco l’ha messa nella parte adiacente ai box: circa 3000 mq che dovevano rappresentare la vera valvola di sfogo per il parcheggio di automezzi (oltre che sede di una parte del mercato, visto che i mezzi più pesanti non possono salire sulla piazza sovrastante) e che invece sono stati in gran parte occupati da altre due mega aiuole, restringendo notevolmente la superficie utilizzabile.
Da notare che, per garantire un accesso sicuro all’area, nei giorni scorsi sono stati nuovamente abbattuti quattro alberi secolari, con la tacita “non belligeranza” dei cittadini e di quei “cattivoni” della sinistra, che si sono armati di buon senso al solo fine di vedere la fine dell’opera ed alleviare i disagi della gente.
Ebbene, anche in questo caso il sacrificio delle piante è stato vano dal momento che non c’era bisogno di abbatterne tante per creare uno svincolo di appena 6-7 metri: ci aspettiamo quindi che lo spazio lasciato dagli alberi venga riempito da nuove aiuole, in perfetto stile Equitani!
Non sappiamo cosa spinga il sindaco a perseguire il suo disegno, incurante di tutto e di tutti. E’ chiaro però che lo sta facendo a totale scapito di tutti i cittadini, trattando la cosa pubblica quasi come fosse di sua specifica proprietà, dimenticando che i cittadini, anche quelli che lo hanno eletto, non possono essere costretti dalle sue scelte a sacrificare le proprie attività in nome del “paese da cartolina” che Equitani ha in mente.
Radames Petti
Capogruppo PdCI
Consiglio Comunale di Bolsena