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Il presidente Paolo Barbieri |
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Si passa alla discussione del bilancio, ma mancano le fotocopie degli emendamenti.
Pausa di venti minuti. Arriva il sindaco in aula e la discussione riprende.
Il primo riguarda le circoscrizioni. Restano i tagli, non passa l’emendamento di Aldo Fabbrini, che chiedeva di ridurre solo del dieci per cento gli stanziamenti. Quando si passa al voto, nasce una discussione filosofica.
“Votiamo anche gli emendamenti non ammissibili” dice il presidente Barbieri. Replica il consigliere Gemini. “Ma se è inammissibile e poi passa, che succede?”. Quindi precisa Gigli: “Se è contro la legge dice Gigli è inutile e pericoloso votare l’atto”.
Si decide. Se l’emendamento è inammissibile, non si vota. Ma Prestininzi non è d’accordo. Il consigliere di Rifondazione è per il voto senza se e senza ma.
La discussione si prevede lunga.