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Flop per Maria D'Alessandro |
- Top e flop del voto amministrativo.
Chiuse le urne, che la festa cominci. Ma solo per pochi. Nella Tuscia, la schiera dei delusi dal risultato elettorale è lunga ed in alcuni casi inaspettata.
E se la delusione avesse un volto, oggi sarebbe quello di Giancarlo Torricelli. Per lui si erano mossi sponsor di rilievo, direttamente dalla Regione. Con lui si era fatto immortalare sorridente anche il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli. Ma non ce l’ha fatta. Forse la posa era sbagliata.
Torricelli è caduto nel campo di 764 margherite di Marchetti. Sindaco e vicesindaco uscenti si sono dati battaglia, sottovalutando il vecchio detto che tra i due litiganti, De Luca gode.
Un flop anche la performance di Maria D’Alessandro. Sulla signora Di Meo sindaco, in pochi avrebbero scommesso, ma nessuno a Fabrica di Roma si aspettava che raccogliesse soltanto 223 preferenze. E dire che lei, non si è risparmiata. Pur di farsi notare, ne ha fatte di tutti i colori, tranne che cambiare colore ai capelli.
Lunga vita, in compenso alla D’Alessandro, garantita dalle voci, diffuse in paese, alla vigilia delle elezioni sulla sua presunta scomparsa.
Finisce tra i flop, anche Giulio Marini. Non era candidato a sindaco, ma a Marta era capolista a sostegno di Renato Grossi. Il candidato primo cittadino è arrivato terzo, mentre Marini si è preso solo diciassette preferenze. Un flop. Il primo e l’ultimo. Perché in virtù della sua indiscussa simpatia, gli viene assegnato d’ufficio, l’attestato di top, valido per le prossime tre consultazioni elettorali.
Tra chi, invece, ride e di gusto, c’è il confermatissimo sindaco di Vitorchiano Gemini Ciancolini, con il 72 per cento di consensi e Alberto Bambini, che al suo esordio, raccoglie l’eredità di Piazzai ad Acquapendente, con il 78 per cento dei voti.
Al top, anche Lina Novelli, una delle due donne elette alla carica di sindaco, che a Canino raccoglie il 55.44 per cento dei consensi. Sorride a Marta anche Lucia Catanesi. Sorride e ringrazia tutti i partiti, che dividendosi su cinque liste, le hanno permesso di vincere più agevolmente.
Hanno sorriso, infine, ma solo per pochi minuti, Elvise Creta e Giancarlo Torricelli. Leggendo stamani la tabella di un quotidiano, si sono visti assegnare la vittoria. Peccato che si trattava di un errore.